Alieni in Liguria: pescato un granchio crocifisso dell’Indo-Pacifico

E’ la quarta segnalazione in Mediterraneo, in Italia era già stato pescato a Livorno

[17 Febbraio 2022]

Simone Orecchia, un pescatore della Cooperativa Pescatori Boccadasse, ha trovato nelle sue reti un granchio indiano originario dell’Indo-Pacifico. La specie aliena è stata catturata con un tramaglio per aragoste al largo di Genova, nella zona di fronte alla Lanterna, a circa 50 metri di profondità, Il pescatore ha immediatamente notato la particolarità della cattura ed ha avvisato i biologi Fulvio Garibaldi e Luca Lanteri del Laboratorio di Biologia della Pesca – DISTAV – Università di Genova, con i quali collabora da molto tempo.

All’Acquario di Genova spiegano che «Si tratta di una femmina di Charybdis feriatachiamata dagli anglosassoni granchio crocifisso per il disegno che porta sulla parte dorsale del carapace. E’ la quarta segnalazione in Mediterraneo: la prima risale al 2004 in Spagna, in Catalogna, vicino a Barcellona; la seconda a Livorno nel 2015 e la terza ancora in Spagna, vicino a Tarragona nel 2017».

Dato che il crostaceo era ancora vivo, i biologi hanno contattato Laura Castellano, curatrice del dipartimento Mediterraneo dell’Acquario di Genova, per trasferire l’esemplare nelle vasche curatoriali e osservarne il comportamento. Ma all’acquario sottolineano che «L’esemplare, dopo 5 giorni, è deceduto».

Nell’Indo-Pacifico il granchio crocifisso  vive in acque costiere, sia su fondali fangosi che sabbiosi. I maschi possono raggiungere 1 kg di peso (le femmine fino a 400 gr) e in India e Vietnam viene attivamente pescato.

All’Acquario di Genova ricordano che «Si tratta chiaramente di una specie aliena ma, in considerazione delle catture sporadiche avvenute in un arco temporale molto lungo (circa 18 anni), si può ipotizzare che i singoli individui siano arrivati in Mediterraneo con il trasporto tramite nave. Non essendo ancora stata segnalata la sua presenza in Mar Rosso, è improbabile che possa essere entrato attraverso il Canale di Suez, come sta accadendo negli ultimi anni con sempre maggiore frequenza per molte specie di pesci e altri organismi marini, favoriti dall’innalzamento delle temperature. Quindi la sua presenza potrebbe essere messa in relazione alla globalizzazione ed intensificazione dei traffici navali».

Ma i ricercatori non sono per questo certamente tranquilli e fanno presente un altro caso eclatante: «Quello del granchio reale blu, Callynectes sapidus, appartenente alla stessa famiglia del granchio indiano appena ritrovato, ma originario delle coste americane. Questa specie ha colonizzato molto velocemente quasi tutto il Mediterraneo e ora possiamo parlare di una popolazione mediterranea: L’espansione non è ancora arrivata fino a Genova e per ora le segnalazioni si sono fermate nel levante ligure».

All’Acquario di Genova concludono: «Le specie aliene che hanno raggiunto il Mar Ligure sono ancora relativamente poche se confrontate con quello che sta succedendo nella parte meridionale del Mediterraneo. Questo perché il Golfo di Genova è la parte più settentrionale del bacino occidentale del Mediterraneo e per le sue caratteristiche oceanografiche di intenso idrodinamismo, per l’azione dei venti freddi di tramontana, probabilmente mantiene ancora un ambiente meno facile da esser colonizzato da organismi di acque più calde».