Il 23 e il 25 ottobre due appuntamenti per saperne di più

Passare all’agroecologia per rendere obsoleti i pesticidi, a partire dal glifosato

Lana: «L’uso di adeguate rotazioni colturali, colture di copertura e gestione del suolo può renderlo inutile»

[20 Ottobre 2023]

Dal 2017 un ampio numero di associazioni europee hanno lanciato The Living Land, campagna con cui si chiede un cambio radicale della Pac (Politica agricola comune) affinché sostenga le aziende agricole e le filiere agroalimentari che si stanno impegnando per garantire una maggiore sostenibilità sociale e ambientale.

In Italia la campagna europea si ritrova sotto lo slogan #CambiamoAgricoltura e vede la partecipazione di un’ampia coalizione di associazioni, a cui anche Cospe ha recentemente aderito.

Il sesto rapporto di valutazione dell’Ipcc, pubblicato nel marzo di quest’anno, ha nuovamente riaffermato che il cambiamento climatico causato dall’uomo, anche attraverso l’agricoltura intensiva, sta già influenzando molti eventi meteorologici e climatici estremi in ogni regione del mondo.

Il sistema agro-alimentare è infatti fino al 37% delle emissioni globali di gas serra. Inoltre le principali cause di perdita di biodiversità sono principalmente dovute all’abuso di pesticidi che si infiltrano nel suolo e contaminano le acque e l’ambiente diventando dannosi anche per la nostra stessa salute.

Questo modello agricolo produttivistico è insostenibile e distruttivo, per noi come per molti altri paesi dove Cospe lavora, che storicamente hanno contribuito meno all’attuale cambiamento climatico ma che vengono colpiti da fenomeni climatici sempre più distruttivi ed estremi, oltre che dalla deforestazione e dall’invasione di zone abitate per destinare terreni all’agricoltura e alla zootecnica intensiva.

È quindi indispensabile il passaggio da un modello di produzione intensivo ad uno agroecologico che, secondo le linee guida definite da Agroecology Europe e condivise da Cospe, persegua tra i vari obiettivi anche la riduzione del 50% dell’uso e della pericolosità dei pesticidi.

Venerdì 13 ottobre gli Stati membri dell’Unione europea non hanno raggiunto la maggioranza necessaria a rinnovare l’impiego del glifosato per un periodo di 10 anni.  Il glifosato, un erbicida ampiamente utilizzato, è stato oggetto di un intenso dibattito all’interno dell’Unione europea a causa delle preoccupazioni relative al suo impatto sull’ambiente e sulla salute.

«Noi come Agroecology Europe confermiamo che sistemi di coltivazione innovativi, basati su principi agroecologici, possono aiutare a diminuire ed eventualmente eliminare la necessità di glifosato. L’uso di adeguate rotazioni colturali, colture di copertura e gestione del suolo può rendere inutile il glifosato», afferma Marcos Lana, segretario generale di Agroecology Europe.

L’associazione insiste sul fatto che tutte le politiche agricole devono allinearsi, promuovere e sostenere attivamente le pratiche agroecologiche che rendono obsoleto l’uso di questo erbicida: un divieto del glifosato innescherebbe cambiamenti strutturali nelle pratiche agricole verso una maggiore sostenibilità ambientale, sociale ed economica nonché un miglioramento della salute di agricoltori e consumatori.

Solo introducendo clausole che tutelano gli habitat naturali e la biodiversità e promuovendo misure che preservino il paesaggio ed incentivano l’approccio agroecologico, possiamo produrre cibo di qualità, sicuro e sano nel rispetto degli ecosistemi naturali e far sì così che l’agricoltura adotti misure di adattamento al cambiamento climatico.

Per continuare a rimanere aggiornati e informati sull’argomento, e in occasione della Giornata Mondiale dell’Alimentazione da poco trascorsa, segnaliamo alcuni eventi che si svolgeranno nei prossimi giorni.

La coalizione #CambiamoAgricoltura invita a partecipare al webinar “Glifosato: perché occorre vietarlo in Europa”; sarà possibile seguirlo lunedì 23 ottobre alle ore 18 in diretta Facebook sulla pagina della coalizione.

Interverrano: Fiorella Belpoggi, direttrice emerita dell’Istituto Ramazzini e membro del comitato scientifico di Isde Italia (associazione medici per l’ambiente) e Emanuela Pace dell’Ispra; modera Francesco Romizi, giornalista ambientale Isde Italia.

Mercoledì 25 ottobre si terrà invece a Bologna la conferenza scientifica internazionale “Ambiente, lavoro e salute nel XXI secolo: strategie e soluzioni alla crisi globale”. I dati che verranno presentati provengono dallo studio tossicologico più completo mai realizzato sul glifosato e sugli erbicidi a base di glifosato. È possibile consultare il programma completo della giornata sul sito dell’Istituto Ramazzini.

di Cospe per greenreport.it