Prampolini: «Difendere la natura equivale a difendere il nostro futuro e noi stessi»

Avvelenati dai pesticidi, ogni anno oltre 385 milioni di casi al mondo

Wwf: in Italia vendute 50mila tonnellate l’anno, ma il Piano nazionale pesticidi è scaduto nel 2019

[16 Ottobre 2023]

Per la Giornata nazionale dell’alimentazione il Wwf Italia ha installato provocatoriamente un chiosco di frutta e verdura in Piazza del Popolo, a Roma, per denunciare un consumo globale di pesticidi in aumento, nonostante le conseguenze sulla salute e sull’ambiente siano note da tempo.

A livello internazionale vengono utilizzate 3,5 milioni di tonnellate di pesticidi all’anno, ma solo il 5% circa di quelli irrorati sui campi raggiunge davvero gli organismi nocivi per le colture, mentre il resto si disperde nell’aria, nell’acqua e nel suolo, con conseguente perdita di biodiversità (in primis di insetti impollinatori, come le api) e pericoli per la salute umana.

«Ogni anno nel mondo tra gli agricoltori e i lavoratori del settore sono circa 385 milioni i casi di avvelenamento – spiega il Panda nazionale – Un numero elevatissimo ma che nella realtà potrebbe essere addirittura superiore, poiché non considera le vittime di malattie derivanti da una esposizione a lungo termine ai pesticidi, ma solo i casi di avvelenamento acuto.  Cibo e acqua sono le principali vie di questa esposizione cronica ai pesticidi».

In Italia lo stato dell’arte viene puntualmente controllato, e risulta che la gran parte degli alimenti ha residui di ogni singolo pesticida entro i limiti di legge: «Il problema è che ad oggi – sottolineano gli ambientalisti – non si conosce quali siano le conseguenze sul nostro organismo del cocktail di residui di più pesticidi, che possono avere anche effetti di tipo sinergico o additivo».

Non si tratta di un problema da poco, dato che l’Italia è il terzo Stato Ue per vendita di pesticidi, arrivati a quota 50mila tonnellate l’anno. Le strategie europee “Farm to fork” e “Biodiversità 2030” indicano obiettivi di riduzione del 50% dell’uso totale di pesticidi e il 50% di quelli più pericolosi; gli obiettivi adesso però vanno messi concretamente a terra, e la partita legislativa non è ancora finita.

Per l’attuazione di queste strategie è infatti in discussione all’Europarlamento un Regolamento che renda vincolanti questi due obiettivi.

«Il Wwf Italia chiede l’approvazione del Piano nazionale pesticidi, scaduto da febbraio 2019 – sottolinea l’associazione – con il recepimento degli obiettivi europei sopracitati; l’introduzione di norme per la, tutela della salute dei cittadini, come il divieto di effettuare trattamenti a una distanza inferiore ai 30 metri dalle abitazioni; il divieto di uso di pesticidi in aree naturali protette, siti natura 2000 e aree con presenza di insetti impollinatori a rischio di estinzione; l’eliminazione degli attuali sussidi dannosi per l’ambiente, come l’Iva agevolata per pesticidi; l’introduzione di bonus fiscali per donne in gravidanza e bambini per l’acquisto di alimenti cibi biologici».

Sono queste le richieste con cui si presenta oggi la nuova campagna di comunicazione del Wwf Italia, definita eloquentemente dall’hashtag #IlPandaSiamoNoi e dal claim “Estinguerci, lo stiamo facendo bene”.

«Non c’è più tempo per rimandare quel cambiamento che è l’unico antidoto alle grandi crisi ambientali del nostro tempo – commenta Alessandra Prampolini, dg del Wwf Italia – Ogni anno che passa gli obiettivi di sostenibilità fissati per arrestare l’emorragia di salute si allontanano mentre i nostri sistemi di produzione e consumo continuano a ‘bruciare’ Natura e mettere a rischio il nostro futuro. Abbiamo bisogno di agire ora e di farlo insieme alle persone, che devono diventare il propulsore del cambiamento. La soluzione è nel problema: perché solo la nostra consapevolezza e la nostra determinazione nel riscrivere le regole delle nostre abitudini, della nostra economia e delle logiche della politica potranno salvarci. Difendere la natura equivale a difendere il nostro futuro e noi stessi».

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