World Water Week: a Stoccolma prende forma l’agenda d’azione per l’acqua

Acqua e innovazione: ascoltare i popoli indigeni, ascoltare la natura

[22 Agosto 2023]

La World Water Week iniziata ieri  allo Stockholm Environment Institute (SEI), è un iincontro annuale al quale partecipano migliaia di organizzazioni e delegati – esperti governativi, funzionari delle Onu, scienziati e accademici – che si riuniscono per ripensare il modo in cui viene gestita l’acqua.

Aprendo uno dei panel di discussione, il presidente dell’Assemblea generale dell’Onu, Csaba Kőrösi, ha ricordato che «Il nostro problema è che stiamo correndo verso una crisi idrica. E, a meno che non cambiamo direzione, dovremo affrontare sfide serie, molto serie».

Per cambiare direzione, Kőrösi ha proposto 5 soluzioni, tra le quali la creazione di una piattaforma di cooperazione idrica tra tutti i 193 Stati membri dell’Onu e la creazione di una strategia idrica a livello Onu, guidata dall’inviato speciale per l’acqua dell’Onu. Proposte che ricalcano quelle approvate dall’United Nations Water Conference  dello scorso marzo e la World Water Week è concepita come una continuazione di quanto concordato in quella conferenza e potrebbe essere un punto di partenza per alcuni degli impegni presi nell’Agenda d’azione per l’acqua.

Per Kőrösi, «La comunità internazionale deve anche integrare le politiche sull’acqua e sul clima, perché gran parte del modo in cui viviamo il cambiamento climatico è legato all’acqua attraverso inondazioni, siccità o malattie trasmesse dall’acqua».

Gli incontri come quello al quale ha partecipato Kőrösi sviscerano il tema generale della Settimana mondiale dell’acqua 2023 che ha come tema “Seeds of Change: Innovative Solutions for a Water-wise World”, semi di cambiamento che possono anche essere molto antichi e innovativi allo stesso tempo, come ha dimostrato il panel su acqua e comnoscenze indigene aperto da Inger Axiö Albinsson della Šthlm mitt i Sápmi (Associazione Sámi di Stoccolma che ha evidenziato che « Tutti i disastri sono un segno che non sappiamo cosa stiamo facendo. Non lo stiamo facendo correttamente» e Samwel Nangeiria della Pan African Living Cultures Alliance ha aggiunto: «Fino a poco tempo fa non siamo stati capiti, ora la situazione è sfuggita di mano e ci troviamo in mezzo a incendi e inondazioni».

Per Tamikuũ Pataxu Faustino del sud di Bahía, in Brasile. «L’innovazione oggi potrebbe essere semplicemente ascoltare la nostra coscienza. Vorrei davvero chiedere a tutti di avere questa coscienza, che l’acqua è vita. Ma alcune persone non condividono questa visione. Una visione finanziaria sta facendo perdere alle persone la loro essenza nella vita».

Ma l’innovazione potrebbe restituire qualcosa ai popoli indigeni? Colleen James della Carcross/Tagish First Nation ha esortato tutti a «Restituire qualcosa in cambio, anche solo un “grazie” all’acqua dalla quale bevete».

L’innovazione potrebbe essere qualcosa di dimenticato?  Secondo Rochelle Diver dell’International Indian Treaty Council dimenticato, sì: «La conoscenza indigena contiene le soluzioni. E’ la scienza che gli Anziani ci hanno trasmesso. Chiediamo alla comunità globale di aprire la porta alla nostra conoscenza e di ascoltare le nostre storie».

Anche per Aana Edmondson Sáminuorra della Suoma Sámi Nuorat/Sámi Youth Organisation «La società di oggi sembra cercare la conoscenza che è già presente. La abbiamo acquisita nel corso delle generazioni. Ascoltateci e poi agite».

Meghna Chakraborty, una delle relatrici junior della World Water Week, si è chiesta: «Allora, come possiamo tornare alle nostre radici nonostante l’educazione occidentale?»

Albinsson  le ha risposto: «Possiamo andare nella foresta, nell’acqua e ascoltare la madre terra. Possiamo parlare con gli alberi. Ma andateci  con il cuore, gli occhi e le orecchie aperti. Scoprirete che è più facile riconnettersi con la natura che riavviare il cellulare. Non è mai troppo tardi»

A proposito di giovani, la World Water Week prevede un concorso per studenti di età compresa tra i 15 e i 20 anni, per sviluppare progetti di ricerca che possano aiutare a risolvere le principali sfide idriche. I vincitori dello Stockholm Junior Water Prize verranno premiati oggi dalla Principessa ereditaria Vittoria di Svezia e la cerimonia si terrà prima dell’assegnazione, domani, dello Stockholm Water Prize, il Premio Nobel per l’acqua assegnato dallo Stockholm International Water Institute (SIWI) in collaborazione con l’Accademia reale svedese delle scienze.