Più di 1.000 bambini muoiono ogni giorno per malattie legate ad acqua e servizi igienici inadeguati (VIDEO)

Oxfam: nel mondo 1 persona su 4 non ha accesso all’acqua pulita

[22 Marzo 2024]

In occasione della Giornata mondiale dell’acqua, l’Unicef ricorda che «Ogni giorno, oltre 1.000 bambini sotto i 5 anni muoiono a causa di malattie legate ad acqua e servizi igienici inadeguati, uccidendo oltre 1,4 milioni di persone all’anno. A livello mondiale quasi 1 miliardo di bambini (953 milioni) sono esposti a livelli alti o estremamente alti di stress idrico. In Italia si stima che nel 2022 erano circa 298 mila i bambini esposti a livelli elevati o molto elevati di stress idrico. Nel mondo 240 milioni di bambini sono fortemente esposti al rischio di inondazioni costiere e 330 milioni di bambini sono altamente esposti alle inondazioni fluviali».

I bambini sono i più vulnerabili in un mondo dove l’acqua per molti non è un diritto ma un problema: una persona su 4 nel mondo non dispone di acqua potabile gestita in modo sicuro, ovvero acqua potabile proveniente da una fonte migliorata, accessibile in loco, disponibile quando necessario e priva di contaminazioni fecali e di sostanze chimiche primarie. Inoltre, 2 persone su 5 non hanno ancora impianti igienici (bagni) gestiti in modo sicuro e 1 su 4 non ha impianti idrici (strutture per lavarsi le mani) di base.

L’Unicef evidenzia che «I dati rivelano forti disparità, con i più poveri e coloro che vivono nelle aree rurali che hanno meno probabilità di utilizzare un servizio di base. Nella maggior parte dei Paesi, l’onere della raccolta dell’acqua continua a ricadere soprattutto su donne e ragazze. A livello globale, in 2 famiglie su 3 le donne sono le principali incaricate del trasporto dell’acqua. Il 16% della popolazione mondiale, pari a 1,8 miliardi di persone, raccoglie l’acqua da fonti situate fuori casa. Di questi, il 63% delle donne è responsabile del trasporto dell’acqua, rispetto al 26% degli uomini. A livello globale, le ragazze hanno più probabilità di andare a prendere l’acqua rispetto ai ragazzi in tutte le regioni, ad eccezione dell’Africa settentrionale e dell’Asia occidentale. Nell’Africa subsahariana, il 45% della popolazione raccoglie l’acqua e le donne hanno una probabilità 4 volte superiore rispetto agli uomini di essere incaricate del trasporto dell’acqua. L’accesso universale all’acqua potabile è un bisogno fondamentale e un diritto umano. Garantire l’accesso all’acqua potabile a tutte le persone contribuirebbe a ridurre malattie e decessi, soprattutto tra i bambini».

Ed oxfam conferma i dati Unicef e aggiunge che si tratta di «Un’emergenza che potrebbe precipitare nei prossimi 30 anni colpendo 1 miliardo di persone in più».

L’ONG Internazionale sottolinea che «L’acqua sporca o insicura può essere più letale della violenza diretta in contesti di conflitti prolungati: a Gaza, dove il 98% dell’acqua disponibile non è potabile, quasi 2 milioni di sfollati sono allo stremo. Nel nord dell’Etiopia la siccità e le conseguenze della guerra, stanno portando milioni di persone sull’orlo della carestia.  In particolare, nel nord del Paese e nella regione del Tigray, la crisi colpisce 1 abitante su 3: qui 9,4 milioni di persone non hanno più nulla da mangiare. in Siria, a 13 anni dall’inizio di un conflitto che ha causato oltre mezzo milione di vittime e la più grave emergenza profughi al mondo, e a un anno dal terremoto che ha devastato il nord-ovest del Paese, 13,5 milioni di persone sono esposte al rischio di epidemie per la mancanza di accesso ad acqua pulita e servizi igienici adeguati.

Con ls campagna di Oxfam “Dona acqua, salva una vita”, fino al 9 aprile sarà possibile donare 2 euro con sms al 45593 e  5 e 10 euro con una chiamata dal telefono fisso. Con un contributo di: 2 euro si donerà bustine potabilizzanti per purificare 200 litri di acqua, sufficienti al fabbisogno settimanale di una famiglia “in emergenza”, per bere, lavarsi e cucinare; 5 euro si donerà il recipiente per trasportare e conservare in modo pratico e sicuro l’acqua purificata, a riparo da germi e batteri; 10 euro si donerà un kit di emergenza completo ad una famiglia, che oltre alle bustine e al recipiente, contiene sapone disinfettante e detergenti, asciugamani e oggetti per la pulizia personale.

La presidente di Oxfam Italia, Emilia Romano, conclude: «Grazie ai fondi raccolti con la Campagna – oltre ad intervenire al fianco della popolazione di Gaza, in Etiopia e in Siria – potremo soccorrere oltre 400 mila persone nelle più gravi emergenze in corso, con particolare attenzione alle donne, perché ogni essere umano ha il diritto di vivere in sicurezza, ovunque si trovi. Vogliamo garantire l’accesso all’acqua pulita e servizi igienico-sanitari adeguati alle comunità più povere e vulnerabili in Yemen, messe in ginocchio da 13 anni di guerra, il cui anniversario ricorre il prossimo 26 marzo. In un Paese dove oltre 18 milioni di abitanti, di cui più della metà bambini, dipendono dagli aiuti umanitari per sopravvivere Allo stesso tempo potremo offrire opportunità di lavoro e formazione ai rifugiati siriani nel campo di Za’atari in Giordania o ai giovani nelle aree più depresse del Libano, che ancora oggi ospita centinaia di migliaia di siriani. Rafforzeremo inoltre la capacità di adattamento alla crisi climatica degli abitanti di alcune delle città più colpite in Malawi, Mozambico, Isole Comore e Madagascar».

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