Autorità Idrica e Regione Toscana: sul dissalatore all’Elba nessuna illegittimità

Ribadite la correttezza dell’iter autorizzativo e la sostenibilità ambientale

[16 Aprile 2019]

All’Isola d’Elba, dopo che era stato richiesto da tutti i Sindaci nel 2012, l’Asa aveva presentato un progetto di dissalatore al Lido, una frazione costiera del Comune di Capoliveri, un progetto impropriamente chiamato “Dissalatore di Mola” che ha passato senza troppi problemi l’iter amministrativo della Regione Toscana e le riunioni informative tenutesi all’Elba con scarsa e svogliata partecipazione e che, tra le associazioni, ha visto praticamente solo Legambiente chiedere sostanziali modifiche  all’impatto ambientale ed energetico del progetto e risarcimenti ambientali a terra e a mare, richieste che sono state quasi tutte accolte da Asa .

Come spesso succede in questi casi, la bagarre si è scatenata dopo, a progetto approvato, con la creazione di un battagliero comitato anti-dissalatore al quale si è aggiunto l’infuocato clima elettorale di Capoliveri – che andrà al voto a maggio – e il Comune si è sfilato dichiarando di non essere mai stato favorevole all’impianto. Come scrive oggi in un comunicato l’Autorità idrica della Toscana, «Secondo una recente delibera, il Comune di Capoliveri sta rivedendo la sua posizione sul dissalatore di Mola, ponendo questioni di illegittimità degli atti che hanno prodotto la decisione di costruire l’opera e chiedendo all’Autorità Idrica Toscana di bloccare la realizzazione di questo importante progetto».

L’Autorità Idrica ribadisce quel che dice fin dall’inizio del percorso di questa tormentata vicenda: «Il dissalatore è un’opera strategica e fondamentale per tutta l’Isola d’Elba, per la Val di Cornia e per la Toscana tutta, perché oltre agli abitanti residenti sulla maggiore isola dell’arcipelago toscano, interessa senza dubbio centinaia di migliaia di turisti che ogni anno arrivano all’Elba da tutti i Paesi europei e non. Il dissalatore serve per cominciare a mettere in sicurezza l’Isola d’Elba dal punto di vista dell’approvvigionamento idrico. Peraltro, esistono già alcuni dissalatori (di grandezza simile a quello che deve essere costruito a Mola) su altre isole dell’arcipelago toscano: uno su tutti il dissalatore dell’Isola del Giglio. Questi impianti funzionano perfettamente, senza creare nessuna preoccupazione ambientale, gestionale o di altra natura. Il fatto che la maggioranza delle associazioni ambientaliste riconosciute a livello nazionale e internazionale abbia decretato la buona pratica del dissalatore e abbia apprezzato il progetto è la dimostrazione che ogni preoccupazione è infondata, vista anche la grande attenzione ai temi ambientali posta in sede di elaborazione del progetto stesso».

Ma l’’Autorità Idrica Toscana respinge le accuse  e dice di essere «assolutamente convinta che la procedura attivata sia corretta e legittima, perché ha seguito tutti i criteri di legge e tutte le molteplici fasi di consultazione territoriale, con tutti gli enti elbani e regionali interessati, incluso il Comune di Capoliveri. Quindi non c’è alcuna ragionevole preoccupazione sulla legittimità degli atti».

Anche l’assessore regionale all’ambiente,  Federica Fratoni ha nuov amente evidenziato «L’importanza del dissalatore per la messa in sicurezza idrica dell’Isola d’Elba. L’obiettivo è quello di garantire l’approvvigionamento idropotabile nel rispetto del patrimonio marino e nell’ottica della sostenibilità ambientale. In tal senso la Regione potrà attuare forme di monitoraggio e verifica di concerto col territorio».