Lo strano caso del mercato nero europeo degli F-gas climalteranti

In 6 mesi segnalate 228 sospette attività illegali nell’Ue, ben 42 (18%) in Italia, la peggiore in Europa

[26 Febbraio 2020]

L’European Fluorocarbons Technical Committee (EFCTC) denuncia oggi che «Esiste un mercato nero in crescita dovuto all’importazione illegale di F-gas (gas fluorati ad effetto serra, ndr) utilizzati per la refrigerazione e il condizionamento di ambienti domestici, commerciali e industriali. Gli F-Gas illegali vengono introdotti in Europa eccedendo i limiti stabiliti dalla Commissione Europea per contribuire a combattere il cambiamento climatico. Il regolamento europeo sugli F-Gas, entrato in vigore cinque anni fa, ha l’obiettivo di ridurre del 79% l’uso di gas fluorurati entro il 2030, e favorire l’utilizzo di soluzioni alternative.

Diego Boeri, vice presidente Fluorochemicals di The Chemours Company,che aderisce a EFCTC, sottolinea che «Gli HFC (Freon o Idrofluorocarburi, ndr) importati illegalmente compromettono gli sforzi per il clima compiuti dai governi, dall’industria, dalla supply chain dei refrigeranti e dai consumatori finali. E’ necessario potenziare le attività di controllo alle frontiere dell’Ue, in modo da evitare che gli italiani possano inconsapevolmente e involontariamente sostenere organizzazioni criminali e vanificare gli sforzi per ridurre le emissioni di gas serra».

Il regolamento Ue sui gas fluorurati ha obbligato l’industria a ridurre progressivamente gli F-Gas con un sistema rigoroso; però, dicono all’ EFCTC, dopo 5 anni, «Le importazioni illegali di questi gas  hanno invaso il mercato europeo, rischiando di intaccare i progressi verso gli obiettivi climatici».

Gli F-Gas sono utilizzati principalmente nei sistemi di refrigerazione e di condizionamento dell’aria, soprattutto nei supermercati, negli alberghi, nei centri commerciali e negli ospedali, ma anche come agenti espandenti in spray, schiume, materiali isolanti o negli estintori.

Chi è allora che importa illegalmente questi pericolosi gas serra?

L’European Fluorocarbons Technical Committee ric orda che Gli addetti alle dogane agiscono regolarmente contro questo mercato nero, particolarmente fiorente anche su Internet». In Italia, a Varese il 7 febbraio i funzionari dell’Agenzia Dogane e Monopoli in stretta collaborazione con l’Ufficio Antifrode Europeo (OLAF), hanno sottoposto a sequestro 2,5 tonnellate di gas fluorurati a effetto serra provenienti dalla Turchia e di origine cinese, contenuti in 138 bombole, per un valore di circa 27.500 euro. All’ dell’Agenzia Dogane e Monopoli dicono che «Le operazioni di importazione dei prodotti sono state realizzate in violazione delle prescrizioni del Regolamento Ue n° 517/2014, che prevede l’assegnazione di quote nei confronti degli importatori, ai quali è fatto obbligo di iscrizione nel registro elettronico europeo, nonché di comunicazione alla Commissione stessa dei quantitativi annui importati (artt. 16, 17 e 19). In particolare, l’inosservanza delle disposizioni indicate agli artt. 16 e 17 configura la violazione dell’art. 11 del R.D.L. n° 1923/26 (convertito dalla legge n° 1495/1927, come modificato dall’art. 67 del D.Lgs. n° 507/99), che prevede anche la confisca obbligatoria delle merci, di competenza del Ministero dello Sviluppo economico».

Però l’ EFCTC evidenzia che «La complessità dovuta alle rotte di spedizione e ai mercati dei rivenditori rendono l’attività difficile da tracciare».

I membri dell’EFCTC esortano le autorità a «perfezionare l’applicazione del regolamento e a condividere le migliori pratiche tra gli stati membri. L’industria è pronta a collaborare con le Autorità, fornendo dati e prove sulle violazioni per applicare il regolamento sugli F-Gas nel modo più efficiente ed efficace possibile».

L’EFTC ha annunciato che nel 2020 si concentrerà sulla sensibilizzazione di questo problema lungo tutta la catena del valore, sostenendo indagini indipendenti sul volume di F-Gas illegali in Europa e sviluppando strategie per assistere le autorità nella lotta al contrabbando.

Boeri commenta: «Come parte della soluzione a questo problema abbiamo istituito una Action Line, un sistema di segnalazione anonimo di attività sospette riguardante gli F-Gas. Finora abbiamo avuto ottimi risultati: solo nei primi mesi abbiamo ricevuto 228 segnalazioni di attività illegali, 42 delle quali in Italia, il numero più alto tra gli stati europei. Abbiamo bisogno di una maggiore consapevolezza e rispetto delle indicazioni  alle frontiere, per garantire che le normative ambientali esistenti nell’Ue, come il regolamento sugli F-Gas, siano applicate in modo efficace in tutti i Paesi».

L’EFCTC auspica «una corretta applicazione delle normative europee esistenti per il bene dell’ambiente. Ciò significa che l’intero settore deve mettere il benessere del pianeta al primo posto. L’organizzazione afferma che tutti gli operatori del settore possono svolgere un ruolo importante denunciando qualsiasi attività illegale sospetta avvenga lungo tutta la catena del valore».

Boeri conclude: «Dobbiamo lavorare tutti insieme per fermare le importazioni illegali; denunciandole, applicando multe più elevate e misure punitive più severe per i trasgressori e sostenendo le leggi che sono state istituite».