Anche l’oceano ribolle a 21,06°C, temperatura mai così alta neanche ad agosto

Inverno addio, in Italia è stato il più caldo almeno dal 1800 con +2,19°C rispetto al 1991-2020

Copernicus: «Il clima risponde alle concentrazioni di gas serra, a meno che non si riesca a stabilizzarle ci troveremo di fronte a nuovi record e alle loro conseguenze»

[7 Marzo 2024]

L’inverno che si sta chiudendo è stato il più caldo per l’Italia (almeno) dal 1800, ovvero dall’inizio delle serie storiche sulla temperatura atmosferica, con 2,19 °C in più rispetto a soli trent’anni fa, o meglio rispetto alla media del periodo 1991-2020.

I dati messi in fila dal Cnr documentano che anche il mese di febbraio è stato il più caldo di sempre nel nostro Paese, con un’anomalia termica pari a 3,09 °C, sempre rispetto al trentennio climatologico di riferimento 1991-2020.

Si tratta di un andamento coerente con l’aggiornamento appena pubblicato dal Servizio per il cambiamento climatico di Copernicus (C3S), il programma europeo di punta per l’osservazione della Terra: quello del 2024 è stato il febbraio «più caldo registrato a livello globale», con una temperatura superficiale dell’aria media di 13.54°C, ovvero 0.81°C al di sopra della media del periodo compreso tra il 1991 e il 2020. L’Italia mostra dunque un surriscaldamento oltre tre volte più veloce rispetto al dato globale.

La temperatura invernale europea è stata invece la seconda più calda mai registrata, dopo l’inverno 2019/2020, con 1.44°C sopra la media del periodo compreso tra il 1991 e il 2020.

Allargando il quadro temporale d’osservazione, l’incremento di temperatura si fa ancora più marcato: a livello globale, febbraio 2024 «è stato più caldo di 1.77°C rispetto alla stima della media di febbraio per il periodo compreso tra il 1850 e il 1900, il periodo di riferimento preindustriale».

Soprattutto, la temperatura media globale degli ultimi dodici mesi (marzo 2023-febbraio 2024) è la più alta mai registrata, con 0.68°C al di sopra della media del periodo compreso tra il 1991 e il 2020 e 1.56°C al di sopra della media preindustriale compresa tra il 1850 e il 1900.

E se questi sono i dati atmosferici, non va meglio in mare: la temperatura superficiale marina media globale (SST) per il mese di febbraio 2024 su 60°S-60°N – utilizzata come diagnostica standard per il monitoraggio del clima – è stata infatti di 21.06°C, la più alta per qualsiasi mese nella storia dei dati, superiore a quella di agosto 2023 (20.98°C).

«Febbraio si aggiunge alla lunga striscia di record degli ultimi mesi – commenta Carlo Buontempo, direttore C3S – Per quanto possa sembrare straordinario, non è in realtà sorprendente, poiché il continuo riscaldamento del sistema climatico porta inevitabilmente a nuovi estremi di temperatura. Il clima risponde alle attuali concentrazioni di gas serra nell’atmosfera e quindi, a meno che non si riesca a stabilizzarle, ci troveremo necessariamente di fronte a nuovi record di temperatura globale e alle loro conseguenze».