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Dall'Ue ok a fondi più veloci per le ricostruzioni post-catastrofi naturali

Omarjee: «Dobbiamo adattare la nostra risposta alle catastrofi e la nostra politica regionale alle nuove realtà dei cambiamenti climatici»
 |  Prevenzione rischi naturali

Sull’onda della crisi climatica, i costi derivanti dagli eventi meteo estremi continuano a crescere. A fronte dei danni per 22,6 mld di euro stimati da Greenpeace nell’arco temporale 2013-2020, solo negli ultimi due anni in Italia si contano danni da alluvioni per 16 miliardi di euro.

Per permettere di mobilitare rapidamente i fondi per la ricostruzione a seguito di catastrofi naturali, il Parlamento Europeo ha approvato due leggi, arrivate in risposta alle inondazioni e agli incendi boschivi nell'Europa centrale, orientale e meridionale del settembre 2024.

La legislazione Restore (Rafforzamento degli interventi regionali di ricostruzione) permette ai Paesi dell'Ue di destinare i fondi del Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr) alla ricostruzione, coprendo fino al 95% dei costi. Per garantire una liquidità immediata, sono previsti prefinanziamenti pari al 25% dell'importo totale. Inoltre, il Fondo sociale europeo plus sarà utilizzato in modo più flessibile per finanziare assistenza sanitaria post-catastrofe e beni di prima necessità.

«Dobbiamo adattare la nostra risposta alle catastrofi e la nostra politica regionale alle nuove realtà dei cambiamenti climatici – ha dichiarato Younous Omarjee (The Left, FR), correlatore per il regolamento Restore –  Restore ci consentirà di rispondere in modo rapido ed efficace alle catastrofi future».

È stato inoltre aggiornato il regolamento del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (Feasr) per consentire ai Paesi dell'Ue di riutilizzare fondi non spesi per compensare le perdite subite da agricoltori, silvicoltori e Pmi nei settori agricolo e forestale, a condizione che abbiano perso almeno il 30% della loro capacità produttiva.

Veronika Vrecionovà (ECR, CZ), relatrice per il regolamento relativo al Feasr, ha commentato: «Diversi paesi sono stati colpiti da catastrofi naturali nel 2024 e l'aiuto concreto che l'UE sta fornendo è estremamente necessario sia per i paesi che per i cittadini. La decisione odierna aiuterà molti Stati membri a sbloccare più rapidamente i fondi non spesi per coloro che ne hanno urgente bisogno».

Questi finanziamenti, che dovrebbero ammontare a 3 miliardi di euro nel 2025, sono destinati a garantire un sostegno concreto alle comunità colpite. Entrambe le leggi devono ora essere formalmente approvate dal Consiglio, ed entreranno in vigore il giorno successivo la pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Ue per Restore e il giorno stesso della pubblicazione per il Feasr.

Vincenza Soldano

Vincenza per l’anagrafe, Enza per chiunque la conosca, nasce a Livorno il 18/08/1990. Perito chimico ad indirizzo biologico, nutre da sempre un particolare interesse per le tematiche ambientali, che può coltivare in ambito lavorativo a partire dal 2018, quando entra a fare parte della redazione di Greenreport.it