Rinnovabili, la Spagna autorizza in 1 giorno 5 volte tutti gli impianti attivati in Italia nel 2023
C’è chi della transizione ecologica si lamenta, come il Governo Meloni, e chi prova invece a guidarla: è il caso della Spagna, dove il ministero per la Transizione ecologica e sfida demografica guidato da Teresa Ribera Rodríguez – possibile nuova commissaria europea – ha autorizzato in 1 solo giorno nuovi impianti rinnovabili per 28.123 MW di potenza. Si tratta del quintuplo di tutta la nuova potenza rinnovabile entrata in esercizio in Italia nel corso dell’intero 2023 (5.677 MW in base ai dati Terna).
In base a una «stima conservativa» il ministero spagnolo informa che la realizzazione dei nuovi impianti rinnovabili autorizzati attiverà «un investimento complessivo di oltre 17.000 milioni di euro e genererà circa 300.000 posti di lavoro […] Tutti i progetti autorizzati possono iniziare subito la costruzione e devono entrare in esercizio entro tre anni, contribuendo al raggiungimento degli obiettivi del Pniec, la cui bozza di aggiornamento 2023-2030 propone di triplicare la potenza fotovoltaica attualmente installata, fino a superare i 76 GW, e raddoppiare quella eolica a oltre 62 GW, per coprire l’81% dell’elettricità con energia pulita alla fine del decennio», contro il 63% cui mira il Pniec italiano (a fronte dell’84% proposto dall’associazione confindustriale Elettricità futura).
Mentre in Italia molti continuano ad additare gli impianti rinnovabili come una minaccia per il paesaggio, anziché come un contributo per la sicurezza energetica e per la lotta alla crisi climatica che il paesaggio lo sta distruggendo davvero, come precisa QualEnergia, dei 428 progetti presentati per l’autorizzazione in Spagna «283 hanno ottenuto l’autorizzazione, il 66% di quelli che ha avevano avviato il processo. Tra gli autorizzati, 43 sono eolici, per 2.680 MW, mentre 239 sono fotovoltaici, per 24.870 MW, a questi si aggiunge un impianto idroelettrico di pompaggio da 573 MW».