Skip to main content

La mobilità elettrica fa diminuire le emissioni di CO2 delle nuove auto e furgoni in Europa

Quasi un quarto delle nuove auto immatricolate in Europa erano elettriche
 |  Green economy

In Europa i trasporti rappresentano circa un quarto delle emissioni di gas serra e circa i tre quarti di questi derivano dal trasporto su strada. L’obiettivo dell’Ue è ridurre le emissioni di gas serra derivanti dai trasporti del 90% entro il 2050 rispetto ai livelli del 1990. Per tutte le auto e i furgoni nuovi l’obiettivo è raggiungere le emissioni zero dal 2035 in poi.

Secondo i nuovi dati provvisori pubblicati dall’ European Environment Agency (EEA), «Le emissioni medie di CO2 di  tutte le nuove auto immatricolate in Europa nel 2023 hanno continuato a diminuire e sono state inferiori dell’1,4% rispetto al 2022. Allo stesso modo, le emissioni medie di CO2 de i nuovi furgoni hanno continuato a diminuire e sono state inferiori dell’1,6% rispetto al 2022. Le riduzioni delle emissioni delle nuove auto e furgoni sono legate alla quota crescente di veicoli completamente elettrici».

I nuovi dati dell’EEA si basano sulle informazioni fornite dai Paesi europei, compresi i dettagli su tutte le auto e i furgoni di nuova immatricolazione, e l’agenzia ambientale europea evidenzia che «Questi dati provvisori mostrano che, nel 2023, in Europa sono state immatricolate 1 0,7 milioni di nuove auto, il che si traduce in un aumento del 13,2% rispetto al 2022. Quasi un quarto di queste nuove immatricolazioni erano elettriche – completamente, ibride o plug-in. Tra i Paesi dichiaranti, la quota di flotta di auto elettriche è stata più alta in Norvegia, Svezia e Islanda, raggiungendo rispettivamente il 90,5%, 60,7% e 60,4%. Nel 2023 in Europa sono stati immatricolati 1,2 milioni di nuovi furgoni , il 20,2% in più rispetto ai livelli del 2022. La quota di furgoni elettrici ha raggiunto l’8% nel 2023. Più della metà dei furgoni completamente elettrici sono stati immatricolati in tre paesi: Francia, Germania e Svezia».

Redazione Greenreport

Greenreport conta, oltre che su una propria redazione giornalistica formata sulle tematiche ambientali, anche su collaboratori specializzati nei singoli specifici settori (acqua, aria, rifiuti, energia, trasporti e mobilità parchi e aree protette, ecc….), nonché su una rete capillare di fornitori di notizie, ovvero di vere e proprie «antenne» sul territorio.