Rapporto ambientale sull’aviazione europea 2022: fondamentale aumentare la sostenibilità

Tassazione tra i settori per accelerare la transizione dell’aviazione Ue verso la sostenibilità

[22 Settembre 2022]

L’European Aviation Environmental Report pubblicato dall’European Union Aviation Safety Agency (EASA) con il sostegno dell’European environment Agency (EEA) e di Eurocontrol, esamina le prestazioni ambientali del settore dell’aviazione e i progressi compiuti dal 2019, formulando raccomandazioni su come ridurre l’incidenza dell’aviazione sui cambiamenti climatici, sul rumore e sulla qualità dell’aria.

Presentando il rapporto, il direttore esecutivo dell’EASA Patrick Ky ha detto che «La sicurezza è un elemento fondamentale della cultura nel settore dell’aviazione e questo impegno si riflette a tutti i livelli per garantire operazioni commerciali efficaci ed efficaci. L’European Green Deal europeo significa che questi stessi principi devono ora essere applicati alla questione strategica della protezione ambientale, per garantire la redditività a lungo termine dell’industria. L’EASA è pronta a svolgere il suo ruolo per raggiungere questo obiettivo».

Il direttore generale di Eurocontrol, Eamonn Brennan ha aggiunto: «Questo importante rapporto mostra che come settore abbiamo già compiuto passi sostanziali per raggiungere i nostri obiettivi di sostenibilità. Abbiamo fatto grandi progressi sul lato operativo. Tuttavia, ora dobbiamo andare avanti con urgenza sulla questione di come alimenteremo i nostri aerei nel modo più sostenibile possibile mentre ci muoviamo verso velivoli a emissioni zero a medio e lungo termine. Tutto questo ha un costo, e questo va affrontato a livello sistemico».

Il rapporto sintetizza le conoscenze scientifiche attuali degli scenari storici e futuri relativi al traffico aereo, nonché al rumore e alle emissioni ad esso associati, ed esplora cinque settori chiave di mitigazione dell’impatto (tecnologia e progettazione, carburanti sostenibili per l’aviazione, operazioni di gestione del traffico aereo, aeroporti e misure di mercato).

EESA ed EEA sottolineano: «Benché il settore abbia adottato misure per mitigare i propri effetti sull’ambiente e sul clima, la prevista crescita della domanda richiede ulteriori azioni incisive. Il trasporto aereo, come tutti gli altri modi di trasporto, deve fare la sua parte per realizzare un futuro a impatto climatico zero entro il 2050. Sebbene la pandemia di Covid-19 abbia provocato una diminuzione del numero dei voli facenti scalo negli aeroporti dell’Ue e dell’Efta, che sono passati da 9,3 milioni nel 2019 a 4,12 milioni nel 2020 e 5,07 milioni nel 2021, le tendenze a lungo termine indicano che entro il 2050 i voli annuali nella regione potrebbero raggiungere i 12,2 milioni. In questo scenario, le emissioni di CO2 degli aeromobili potrebbero arrivare a 188 milioni di tonnellate, a meno che il settore non accordi ulteriore priorità alle misure di protezione ambientale».

Il direttore esecutivo dell’EEA Hans Bruyninckx ha sottolineato che «In quanto parte fondamentale del nostro sistema di mobilità, il settore dell’aviazione deve contribuire pienamente al raggiungimento degli obiettivi dell’Unione in materia di clima e ambiente. Riflettere pienamente i costi degli impatti ambientali e climatici dell’aviazione all’interno dei prezzi di mercato e migliorare la coerenza della tassazione tra i settori fornirebbe incentivi significativi per accelerare la transizione del settore dei trasporti dell’Ue verso la sostenibilità».

Riconoscendo i molteplici obiettivi europei e industriali stabiliti negli ultimi tre anni, il rapporto sottolinea la necessità di monitorare in modo indipendente i progressi per garantire trasparenza, responsabilità, credibilità e, in definitiva, stabilire la fiducia che le misure in atto raggiungeranno gli obiettivi concordati. Per questo contiene raccomandazioni quali incentivare gli utenti dello spazio aereo a percorrere traiettorie a minore impatto ambientale, in linea con quanto previsto dal cielo unico europeo, e concentrarsi su misure settoriali come l’utilizzo di carburanti sostenibili per l’aviazione.

Accogliendo con favore il rapporto quale strumento chiave per sostenere l’elaborazione di politiche basate su dati concreti, la Commissaria per i Trasporti, Adina Vălean, ha concluso: «L’Europa ha intrapreso azioni degne di nota dall’ultima edizione di questo rapporto. Prova ne siano, ad esempio, una riduzione delle emissioni di CO2 per passeggero-km e la riduzione del rumore prodotto dagli aeromobili. Tuttavia dal rapporto emerge anche che si può e si deve andare oltre: i carburanti sostenibili per l’aviazione si prestano particolarmente a ciò, in linea con l’approccio strategico dell’Ue».