Nuovo impianto di trattamento del percolato a Scapigliato, al via i lavori

Investimento di 3,7 milioni di euro. Lo realizzerà il Consorzio ABILS. Benefici anche per traffico e biodiversità

Attuando il progetto di ottimizzazione autorizzato con DGRT n. 160 dell’11 febbraio del 2019, il Polo impiantistico di Scapigliato tornerà presto ad avere un impianto per trattare il percolato prodotto dall’impianto di discarica, riducendo concretamente il traffico veicolare indotto, generato dal trasporto del percolato verso impianti esterni, e migliorando quindi la sostenibilità ambientale dell’intero processo.

Infatti, sono al via i lavori, affidati tramite bando di gara al Consorzio ABILS, una realtà toscana con esperienza pluriennale nella costruzione di opere pubbliche, per la costruzione del nuovo impianto di trattamento, per un investimento di 3,7 milioni di euro.

A Scapigliato spiegano che «Grazie a questa nuova infrastruttura migliorerà ulteriormente il processo di gestione del percolato, ovvero il rifiuto che si forma dal processo di infiltrazione delle acque piovane e meteoriche e dalla degradazione della componente organica dei rifiuti all’interno del corpo di discarica. La composizione chimica del percolato dipende essenzialmente dalla tipologia dei rifiuti conferiti in discarica, e poiché a Scapigliato possono essere smaltiti solo rifiuti non pericolosi, anche il percolato che si forma è un rifiuto non pericoloso. In ogni caso, al fine di rispettare le normative vigenti in termini di tutela dell’ambiente, il Polo impiantistico è già dotato di una rete di raccolta posta sul fondo e sulla sommità della discarica, equipaggiata con delle pompe automatiche che estraggono il liquido, convogliandolo in un sistema di vasche, per poi andare a confluire in 9 grandi silos; da qui, attualmente il percolato viene prelevato ed inviato tramite autocisterne a trattamento finale presso impianti terzi autorizzati».

Quindi, con la realizzazione del nuovo impianto di trattamento del percolato, il traffico veicolare indotto calerà dunque in modo netto, con una diminuzione pari al 70% e con conseguenti minori impatti ambientali.

Fino al marzo del 2017 a Scapigliato era in funzione un impianto di trattamento del percolato prodotto dalla discarica, che veniva quindi trattato in loco, ma adesso la scelta della Società non è stata semplicemente quella di tornare ad avere un proprio impianto di trattamento, bensì di puntare su una nuova ed innovativa tipologia impiantistica: «Se il precedente era un evaporatore per concentrazione termica, il nuovo impianto di trattamento del percolato sarà dotato di un processo a membrane (non termico), che rappresenta una tecnologia di avanguardia ed in linea con le migliore tecniche disponibili. Al termine del processo di trattamento si avranno così due componenti, acqua, frutto della depurazione, e un concentrato che andrà ad ulteriore trattamento esterno. L’obiettivo è trasferire permanentemente l’acqua prodotta, di buona qualità, nell’attuale laghetto, dotato di fitodepurazione per realizzare una vera e propria piccola oasi, con la presenza di pesci e con l’incremento degli uccelli acquatici che già oggi, seppur in piccolo numero, sono presenti a Scapigliato».