Il miele per curare l’Amazzonia

La deforestazione in Amazzonia continua senza sosta, con lo scopo di fare spazio a piantagioni e allevamenti intensivi. Anche molti degli incendi divampati tra agosto e settembre sono stati strumentali a questa politica. Solo in Bolivia sono 2 milioni gli ettari di foresta andati in fumo.

Cospe è con diversi progetti nelle zone amazzoniche in Bolivia e in Brasile, qui sosteniamo le comunità indigene a diversificare le attività e gli ingressi economici attraverso pratiche agro ecologiche e sostenibili. Attività che puntano alla conservazione della biodiversità e dell’ambiente a fronte di politiche sempre più scellerate che mettono a rischio non solo l’Amazzonia ma l’intero pianeta.

Per contribuire in modo concreto alla lotta contro questo disastro ambientale, abbiamo anche lanciato una piccola campagna “Ci facciamo in 4 per l’Amazzonia” che, attraverso l’organizzazione di cene vegetariane in tutta Italia, con prodotti da filiere locali, va a sostenere le attività dell’Associazione dei giovani riforestatori di Riberalta (Ajora) nell’ambito del progetto “Ayllus” di Cospe con il contributo dell’Associazione veneta dei produttori biologici e biodinamici/AVeProBI.

I soci di Ajora sono ragazzi e ragazze, agricoltori o figli di agricoltori, di etá compresa tra i 12 e i 30 anni, localizzati in varie comunitá del municipio, tra cui Bella flor, S. Ariel, Nazareh e Medio Monte. Queste comunitá, negli ultimi 6-7 anni sono state colpite da una serie di eventi climatici catastrofici, tra cui l’alternarsi di incendi e inondazioni che hanno seriamente ridotto la copertura boschiva della regione.

Le famiglie che vivono nella regione e che si garantiscono la sussistenza attraverso la raccolta di castagne dell’Amazzonia e di asaì e la produzione di frutta amazzonica (cupuazu, agrumi, tamarindo ecc), hanno visto non solo le loro principali fonti di reddito e di alimentazione drasticamente ridotte, ma anche le loro case e proprietà minacciate o distrutte da acqua e fuoco.

I giovani di Ajora, incoraggiati e sostenuti dai propri genitori e dai tecnici del Centro para la Investigacion y la Promocion delCampesinato (Cipca), partner locale del progetto, hanno intrapreso una serie di azioni di rimboschimento di aree degradate, con l’obiettivo di restaurarne la fertilità e di recuperare la biodiversità.

Il mantenimento e il recupero della biodoversità hanno particolare importanza per il successo di quella che la più importante attività realizzata dai giovani riforestatori, l’apicultura.

Oltre a garantire un importante fonte di reddito per i giovani, le api garantiscono l’impollinazione, accelerando il processo di ricostituzioe della foresta. Allo stesso tempo, una rapida ricrescita della foresta garantisce i fiori necessari per la produzione del miele e per la moltiplicazione degli sciami.

Il progetto “Ayllus”, in collaborazione con AVeProBI, ha recentemente realizzato un corso in apicoltura a favore dei giovani soci di Ajora e attualmente sta fornendo agli apicoltori con arnie e piccoli equipaggiamenti per l’estrazione e la lavorazione del miele.

In particolare, Cospe sta promuovendo la diffusione di arnie per api native mellipone (senza pungiglione), il cui miele è molto pregiato e valorizzato sul mercato locale, tra i giovanissimi associati, in modo che questi possano familiarizzarsi e appassionarsi per questa attività senza incorrere nei pericoli costituiti dalle api africanizzate (incrocio tra ape europea e africana diffuso in Sud America e molto agressiva).

Inoltre, per prevenire ulteriori icendi, che quest’anno hanno colpito duramente alcune delle comunità beneficiarie (come quella di Nazareth), il progetto realizzerà dellefasce tagliafuoco a difesa delle proprietà e delle abitazioni delle famiglie. In occasione della campagna “Ci facciamo in 4 per l’Amazzonia” abbiamo realizzato una story map illustrata che racconta attraverso immagini e mappe interattive la situazione in Amazzonia e i nostri interventi.

Per ulteriori informazioni sulla campagna: http://bit.ly/2rAUJX1

di Cospe per greenreport.it