Dopo l’incessante tam tam del premier, il 27 maggio è finalmente passato

Gli 80 euro di Renzi fanno la felicità? Ecco gli italiani che sorridono di più

Le osservazioni di AppyMeteo nel giorno più atteso: quello dello stipendio

Che i soldi non facciano la felicità lo sanno tutti, che infatti cercano di farne il più possibile. Per chi ne ha pochi, avere il portafogli più pesante può però indiscutibilmente dare una grossa mano, specialmente quando come oggi la crisi morde con rabbia. Il premier Matteo Renzi questo lo sa molto bene, e negli ultimi mesi ha puntato molto e non a caso sul 27 maggio, l’ormai mitica data in cui gli 80 euro promessi dal suo governo sono stati elargiti per la prima volta agli italiani all’interno delle buste paga meno sostanziose.

Ebbene, il fortunato stipendiato come ha reagito alla sorpresa? Rispondere con precisione scientifica non è facile come sembra, ma la domanda rimane tutt’altro che peregrina. Grazie ai dati appositamente elaborati per l’occasione dall’applicazione Android AppyMeteo (la potete scaricare qui: http://goo.gl/gsAo72) possiamo iniziare a farcene un’idea.

Il progetto scientifico, come ormai sanno i lettori di greenreport – media partner esclusivo dell’iniziativa – mira a misurare il grado di benessere soggettivo degli utenti, e i 4.871 impulsi raccolti e passati sotto al vaglio dei ricercatori mostrano che c’è stato un picco di felicità proprio la mattina del 27 maggio (mentre generalmente il balzo avviene nelle ore pomeridiane), quando in molti avranno controllato l’arrivo della propria busta paga, e soprattutto il giorno seguente. Il 28 maggio, infatti, al netto di sabati e domeniche – quando la felicità segnalata dagli utenti di AppyMeteo è più alta – è risultato il secondo giorno più felice del mese.

Il picco di felicità, dunque, si è manifestato in pieno il giorno dopo l’arrivo degli 80 euro in busta paga. Un fenomeno che, ipotizzano i ricercatori, potrebbe spiegarsi con la cosiddetta sottovalutazione del costo-opportunità: quell’approccio mentale che, in questo caso, ci rende più propensi a comprare qualcosa che ci fa felici quando la busta paga è appena arrivata rispetto a quando sta invece per finire.

Pur non disponendo di informazioni dirette sul reddito, precisano i ricercatori, sono stati comunque effettuati alcuni controlli che sono rassicuranti rispetto all’effetto 80 euro. Oltre a quelli già evidenziati, infatti, si aggiunga che la felicità rilevata da AppyMeteo è stata maggiore nei giovani (che hanno generalmente stipendi più bassi) e nei diplomati e laureati, che in Italia presentano un tasso di occupazione più alto rispetto a quanti si sono fermati alla scuola primaria. Da questo punto di vista non sorprende, infine, che i disoccupati si siano dichiarati meno felici degli altri.

Non si tratta – tengono a sottolineare i ricercatori – di evidenze inconfutabili. Le variabili del benessere soggettivo in gioco sono molte (in questi giorni, ad esempio, ricorre anche il pagamento di molte tasse oltre che l’arrivo degli stipendi), ma lo correlazioni catturate sembrano indicare sembrano proprio dipingere un impatto definito, e nettamente positivo, sul popolo degli 80 euro.