Eswatini, i contadini di Lubombo tornano nei campi dopo la siccità

Cospe ha distribuito kit di sementi resistenti alla siccità (che comprendono mais, fagioli, noci macinate e patate dolci) a 23 comunità della regione

Nel 2015, una grave siccità ha devastato la regione di Lulombo, in Eswatini. La distruzione dei campi ha costretto gli agricoltori ad abbandonare le terre non riuscendo più a vendere i loro prodotti e, conseguentemente, a trovare un impiego in altri settori economici.

“Non siamo pigri, ma la siccità non ci ha permesso di salvare nemmeno un seme per la futura stagione agricola – ha sottolineato FlorenceMatsenjwa, presidente del Mhlumeni FarmersFocus Group – e anche coloro che hanno trovato un nuovo posto di lavoro in altri settori produttivi, lo hanno perso a causa del lockdown a seguito del Covid-19, che ha costrettole aziende a chiudere o a ridurre il personale”.

Per far fronte a questa situazione drammatica, Cospe – attraverso l’assistenza finanziaria dell’Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo – ha distribuito kit di sementi resistenti alla siccità (che comprendono mais, fagioli, noci macinate e patate dolci) a 23 comunità della regione fornendo loro la possibilità di ritornare a coltivare le terre. Gli agricoltori sono stati anche coinvolti nella sperimentazione divarietà di semi locali adattabili al microclima regionale con l’obiettivo di replicare quellepiù performanti e di creare un sistema basatosulle banche dei semi comunitarie.  Il progetto sta volgendo al termine, ma i risultati si spera siano lunghi e duraturi.

Risultati che sono stati affrontati ieri in un evento online conclusivo in merito al lungo progetto sui cambiamenti climatici che si è svolto tra gennaio 2018 a febbraio 2021 nella regione di Lubombo, tra Eswatini e Mozambico. Il webinar ha mostrato i risultati del progetto e offerto l’occasione per comprendere le nuove sfide climatiche che il Regno di Eswatini deve affrontare.

Relatori di alto profilo del ministero dell’Agricoltura, dell’Agenzia italiana per la cooperazione internazionale, del ministero del Turismo e degli affari ambientali si sono confrontati sui risultati del progetto e sulle buone pratiche da adottare per sostenere efficacemente gli agricoltori che si trovano ad affrontare le conseguenze ambientali legate al cambiamento climatico, come siccità e inondazioni.