Ecco come funziona il conferimento di rifiuti nella discarica di Scapigliato

Quali scarti è possibile smaltire, e quali sono i controlli necessari a garantirne la sicurezza

In Toscana cittadini e imprese generano ogni anno circa 12 milioni di tonnellate di rifiuti – tra urbani (2,27) e speciali (9,8) –, ma sul territorio regionale non ci sono abbastanza impianti per gestirli: si stima che ogni anno almeno 8.760 tir carichi di spazzatura valichino i confini per cercarli.

In questo contesto di forte sofferenza, la discarica gestita da Scapigliato – la società – società soggetta a direzione e coordinamento del Comune di Rosignano Marittimo, attiva nell’economia circolare – garantisce uno smaltimento di prossimità e in sicurezza a parte dei nostri rifiuti che non potrebbero essere recuperati altrimenti: qui vengono conferite circa 400 mila tonnellate l’anno di rifiuti non pericolosi (provenienti per il 90% dal territorio regionale), per l’80% rifiuti speciali e per la restante parte di derivazione urbana.

Com’è possibile garantire che tutti questi conferimenti avvengano in sicurezza? Ogni passaggio è vincolato dalle procedure di legge e da quelle previste nello specifico dall’Autorizzazione integrata ambientale (Aia) rilasciata dalla Regione Toscana.

«L’accesso dei rifiuti alla discarica di Scapigliato avviene secondo una procedura abbastanza complessa – spiega Dunia Del Seppia, responsabile Gestione rifiuti della società, nello speciale Viaggio all’interno di Scapigliato condotto da Granducato Tv – Si inizia dalla verifica delle autorizzazioni dei produttori che vogliono venire a scaricare in questo impianto».

Alla prima verifica di compatibilità documentale del produttore di rifiuti segue quella «sullo storico di analisi chimiche che i produttori stessi effettuano sui loro rifiuti», e ancora le nuove analisi chimiche che Scapigliato affida a «un laboratorio terzo super partes accreditato da Accredia». Una volta verificato che il produttore abbia le carte in regola, viene stilato «un programma di conferimenti sulla base delle tonnellate ad ogni singolo produttore, e sulla base di questo programma iniziano i conferimenti».

E per verificare che risultino in regola non solo il produttore, ma anche i vari carichi di rifiuti smaltiti a Scapigliato? Per questo c’è un’altra serie di controlli tra cui un’importante verifica a campione: «Scapigliato srl è dotata di un software che casualmente sceglie un camion che si presenta in programmazione e questo viene inviato, invece che a scaricare sul fronte, in un’area dedicata dove ci sono delle baie. I rifiuti vengono scaricati in questa baia e la società, sempre grazie al proprio laboratorio di fiducia e comunque terzo, esegue un’altra verifica analitica. Se questa ha esito positivo il rifiuto viene ammesso in discarica, se invece questa verifica da un esito negativo  il rifiuto viene respinto».

Infine, per garantire la sicurezza del processo e minimizzare gli impatti ambientali – come quelli odorigeni – del conferimento rifiuti, procedure stringenti si occupano anche di come regolare l’attività sul fronte di discarica: «I rifiuti una volta conferiti e controllati visivamente dagli operatori – conclude Matteo Giovannetti, responsabile Gestione impianti a Scapigliato – vengono compattati utilizzando un mezzo meccanico che ha il compito principale di ridurne la volumetria e quindi di assicurarne la corretta compattazione. Quotidianamente, prima della fine di ogni giornata, per eliminare e minimizzare l’impatto ambientale proveniente dal conferimento dei rifiuti in discarica, gli stessi vengono poi coperti e ricoperti con materiale vergine di copertura o con della frazione organica stabilizzata».