Impiantati 30 cipressi e 800 piante arbustive di rosa

Completato l’ingresso verde a Scapigliato, il Polo verso una cintura boscosa di 30 ettari

Giari: «L'intervento relativo alla sistemazione della strada di accesso al Polo impiantistico fa parte del più ampio progetto di inserimento paesaggistico»

Non c’è albero più iconico per la campagna toscana del cipresso, un simbolo che da adesso in poi condurrà all’ingresso del Polo impiantistico di Scapigliato lungo la strada statale 206: qui sono appena state completate opere a verde con tre aiuole spartitraffico e la sistemazione del filare alberato sul lato desto della strada di accesso, che replica quello già realizzato sulla sinistra.

Solo in questo secondo stralcio dei lavori sono stati impiantati 30 cipressi e 800 piante arbustive di rosa, rispettando la filosofia progettuale che punta al massimo rispetto del contesto vegetazionale e paesaggistico in cui si sviluppa il sito di Scapigliato.

«L’intervento relativo alla sistemazione della strada di accesso al Polo impiantistico fa parte del più ampio progetto di inserimento paesaggistico del Polo nel suo complesso. Questo intervento, che dovrebbe svolgersi nell’arco di alcuni anni, vedrà la realizzazione progressiva di una serie di piantagioni di nuclei boscati, sia sul perimetro del Polo sia nelle aree di proprietà che Scapigliato ha acquisito nel corso degli ultimi anni», spiega il presidente e ad di Scapigliato Alessandro Giari.

All’interno del Polo impiantistico di Scapigliato e nelle aree confinanti verranno piantati, infatti, circa 12.000 alberi e 23.000 arbusti, allo scopo di creare 30 ettari di boschi che assumano la forma di una “cintura verde” in grado di migliorare l’inserimento paesaggistico della Fabbrica del futuro, ovvero il più importante progetto in corso sul territorio per lo sviluppo dell’economia circolare.

La compatibilità ambientale e paesaggistica, oltre alla valorizzazione architettonica del nuovo complesso industriale, trovano nelle opere a verde un fondamentale anello di congiunzione: le migliaia di alberi e piante che troveranno dimora grazie all’impegno di Scapigliato, permetteranno di assorbire emissioni climalteranti, migliorare la qualità dell’aria che respiriamo e incrementare la biodiversità locale nel pieno rispetto del paesaggio. Un approccio integrato allo sviluppo sostenibile che continuerà anche in futuro.

«Nel 2022 e 2023 si prevedono molti interventi – spiega l’architetto Andrea Meli, paesaggista e curatore del progetto – Ad esempio, completare la sistemazione del viale di accesso al Polo, piantando siepi lineari fra cipresso e cipresso, al fine di incrementare il valore estetico del viale; realizzare un filare alberato di pioppi lungo il Fosso Ripaiolo, con circa 80 piante a pronto effetto di circa 5 metri di altezza; realizzare una fascia boscata ed arbustiva al confine nord-ovest dell’ultimo lotto di discarica, con 115 alberi e circa 1.000 arbusti di specie tipiche delle siepi campestri; realizzare un insieme di nuclei boscati con piccole piante forestali, nell’area nord-ovest del Polo, per circa 1.200 piante arboree, che formeranno un insieme di 4-5 nuclei boscati su una superficie di circa 3 ettari».