Il nuovo governo di destra finlandese taglia gli aiuti ai Paesi poveri “amici” della Russia

Il bersaglio sono soprattutto i Paesi africani. Ma i Brics alleati di Putin sembrano intoccabili

[20 Giugno 2023]

La più grande sfida della Finlandia nel commercio estero nei prossimi anni è trovare nuovi partner commerciali, perché il commercio con la Russia si è interrotto a causa della guerra di aggressione.

Il prossimo ministro del commercio estero e dello sviluppo del nuovo governo di centro-destra finlandese, Ville Tavio del Perussuomalaiset (Partito dei Finlandesi, ex Veri Finlandesi, alleato con la Lega di Sakvini in Europa), deputato di estrema destra eletto a Turku, dopo aver annunciato che  quello del nuovo governo sarà un programma molto favorevole all’imprenditorialità, ha assicurato che la Finlandia risparmierà notevolmente sul gli aiuti allo sviluppo ai Paesi poveri. Il prossimo governo guidato dal liberal-conservatore Petteri Orpo del Kansallinen Kokoomus (Partito di coalizione nazionaleconsigliere) aiuterà soprattutto l’Ucraina e ha spiegato che «Il governo di Orpo sta attuando un totale di circa un miliardo di risparmi per gli aiuti allo sviluppo. Naturalmente, questi risparmi vengono realizzati con un’enfasi diversa e dando priorità alle cose. L’Ucraina è l’unica nuova destinazione chiara, almeno alla luce delle informazioni attuali. Secondo il programma del governo, gli aiuti allo sviluppo possono essere tagliati dai paesi che sostengono la guerra di aggressione della Russia in Ucraina».

Tavio non ha fatto ancora il nome di nessun Paese ma ha citato l’Africa come possibile bersaglio dei tagli agli aiuti: «Il sostegno alla Russia è stato visibile nei paesi africani. Saranno monitorati».

Ma anche lo xenofobo e super-sovranista Tavio sa bene che la Russia è un grosso problema per il commercio estero: «La Finlandia deve cercare nuovi partner commerciali per sostituire il commercio finito con la Russia. Devono essere trovati nuovi partner commerciali, che si trovino in America, Asia o India. Naturalmente, il commercio intra-Ue continuerà ad essere il più importante».

Il problema che nelle aree extra-Ue citate cdel prossimo ministro finlandese quasi tutti i governi continuam no a mantenere proficui e cordiali rapporti politici e di affari con la Russia di Vladimir Putin, a cominciare da India, Cina, Brasile e Sudafrica che con la Russia formano l’alleanza dei Brics. Districarsi tra Paesi amici della Russia sembra abbastanza arduo, il governo di destra italiano ci ha rinunciato e ha stretto accordi energetici con Paesi m notoriamente amici della Russia come Algeria, Angola, Mozambico… I Paesi più poveri dell’Africa sembrano quindi il bersaglio più facile e a più basso prezzo politico per l’estrema destra finlandese. Il problema è che a soffrirne saranno i più poveri tra i poveri, ma forse a Tavio questo non dispiace per nulla.