Rigenerazione urbana in Toscana: 61 milioni di euro per 10 progetti

Giani: «La qualificazione attraverso la rigenerazione urbana è una delle cose su cui fra recovery fund e fondi strutturali europei puntiamo di più, è il volto di una Toscana che cambia»

[13 Aprile 2022]

La Regione Toscana ha selezionato 10 i progetti nella manifestazione di interesse, che si è chiusa il 31 marzo, per l’ammissione al Programma Fesr (Fondo europeo di sviluppo regionale 2021-2027). Idee progettuali che entreranno a far parte della proposta complessiva del Programma regionale approvata in giunta regionale e che sarà trasmessa nei prossimi giorni alla Commissione Europea.

Ecco i progetti:

1 Rigenerazione urbana Area ILVA – Follonica. Le opere che rientrano in questo progetto vertono sulla rigenerazione di luoghi chiusi ed aperti tra i più importanti e significativi del complesso, capaci di introdurre un ventaglio di funzioni portatrici di ricchezza e complessità ed allo stesso di recuperare un patrimonio storico di grande valore architettonico e di indiscussa testimonianza storica per un’intera comunità. Gli interventi riguardano: – Torre dell’Orologio: è uno degli edifici di più alto valore architettonico e più caratterizzante del complesso. Si prevede di adibirlo ad ostello e luogo di accoglienza dei giovani artisti; – Casa con Torretta: si recupererà uno degli edifici più originali in modo da adattarlo a direzione e allestire al suo interno gli uffici e le altre funzioni a servizio dell’accoglienza; – centrale elettrica e ciminiera: sarà adibito a luogo per il ristoro e la divulgazione della cultura enogastronomica del territorio, in diretta connessione con l’esperienza degli orti urbani che prederanno vita a conclusione dei lavori in corso di esecuzione; – Palestra e annessa area per lo sport: l’edificio della palestra associato alla scuola media, sarà presto destinato ad un utilizzo extra scolastico; – ex Falegnameria-scuola media: il trasferimento della scuola, offre occasione di ristrutturare questo ampio edificio su due piani e destinarlo ad accogliere aule per la formazione e le sedi per le associazioni culturali cittadine; – housing sociale: recupero degli alloggi su via Roma conosciuti come Case dei Lavoranti, in un’operazione che vede unire la riqualificazione dell’alloggio a quella degli spazi esterni di pertinenza; – intervento conservativo Edificio dei Forni delle Ringrane, una delle più suggestive testimonianze del lavoro nella fabbrica ottocentesca; – riqualificazione degli spazi aperti di scambio e relazione, tra gli spazi correlati a questo intervento si inseriscono: il Giardino delle Letture e il Giardino delle Idee.

2 Progetto strategico di riqualificazione area urbana e rigenerazione socio-culturale del Parco delle Mura di Siena comprendente la Fortezza Medicea e il Complesso San Marco – Siena.  Il progetto prevede: – la rifunzionalizzazione di percorsi, spazi pubblici, aree verdi, oltre che il riuso e la riorganizzazione di edifici e spazi urbani sottoutilizzati, a partire dai manufatti della Fortezza Medicea e dal Complesso di San Marco, con funzioni culturali, sociali, turistiche ed abitative di qualità, nell’ottica di favorire il riuso delle aree già urbanizzate per evitare ulteriore consumo di suolo. – sistematizzazione, valorizzazione e potenziamento delle infrastrutture verdi urbane, del sistema di spazi verdi esistenti sul percorso della cinta muraria (Parco delle Mura), – ricomposizione dei margini urbani, l’incremento delle connessioni tra centro urbano storico ed aree verdi urbane, agricole e periferiche (con riferimento al Parco delle Mura e Parco del Buongoverno) ed il potenziamento dell’offerta di nuove funzioni aggregative per incrementare l’attrattività dei contesti urbani in ragione della pluralità delle funzioni presenti (con riferimento alle funzioni pubbliche della Fortezza Medicea). – creazione di un sistema di percorrenze di mobilità dolce – riqualificazione e riorganizzazione del patrimonio edilizio esistente con implementazione di spazi e funzioni destinate all’edilizia residenziale sociale, anche ad uso temporaneo (con riferimento all’Ex Collegio di San Marco).

3 ABCura – Poggibonsi. La strategia territoriale vuole integrare la visione di modello urbano policentrico, collaborativo e innovativo sui temi dell’abitare sostenibile e di qualità dell’abitare con la tutela e l’implementazione del patrimonio territoriale, ma soprattutto vuole integrare quella visione con il concetto di “cura”, cura di tutto ciò che ruota attorno alla persona come l’Ambiente, il suo Benessere, la qualità degli spazi pubblici in cui vivere e in cui fare Cultura. Gli interventi riguardano: a) Rigenerazione urbana e qualità dell’abitare – Social Housing, via Aldo Moro; – Riqualificazione viale Garibaldi; b) Cultura – Archeodromo di Poggibonsi – Completamento; – Parco della Fortezza di Poggio Imperiale – Connessione con Via Sangallo e restauro della Fonte delle Fate; c) Ambiente – Interventi di efficientamento energetico impianti “Cinema Teatro Politeama”.

4 Quartieri Social_ San Concordio e Ponte a Moriano – Lucca. La strategia Quartieri social, valorizzando la collaborazione tra pubblico, terzo settore e privato, punta a gestire questi processi, ponendosi come obiettivi prioritari la diminuzione del disagio abitativo e socio-economico dei residenti, la diminuzione dei fenomeni di criticità sociale, un miglioramento della sicurezza, una maggiore integrazione delle aree marginali con il tessuto insediativo circostante, in un’ottica di riequilibrio delle relazioni sociali finalizzate a ricreare il senso di comunità e di sostenibilità urbana. Il progetto prevede: – riqualificazione di Piazza Cesare Battisti a Ponte a Moriano e realizzazione di parco urbano nell’area retrostante attigua al parcheggio Mennucci; – completamento della riqualificazione dell’area ex Gasometro a San Concordio; – realizzazione Casa Rifugio/Co-Housing presso il Centro Carlo Del Prete. L’intervento punta a ricavare spazi e ambienti per il co-housing, in continuità con l’intervento PIU sulla ex sede circoscrizionale, anche se in quel caso legato al Dopo di Noi; – recupero dei locali adiacenti al teatro Nieri di Ponte a Moriano, da destinare a spazi per associazioni e servizi per il cittadino; – rifunzionalizzazione dell’area dell’ex scalo Merci.

5 Rigenerazione del polo teatrale del Fabbricone e nuove connessioni urbane – Prato. La strategia territoriale consentirà di ottenere una nuova porta di accesso alla città da Nord e, attraverso questa, creare una cerniera che connetta direttamente il centro urbano a questo luogo culturalmente importante e vitale. L’area oggetto del progetto è il comparto nord del futuro sistema urbano, una serie di spazi pavimentati ed a verde che dovranno estendersi fino all’area del Fabbricone, nella logica di stabilire una forte connessione pedonale. Si intende pertanto non solo valorizzare e potenziare l’offerta culturale del polo teatrale del Fabbricone, ma anche migliorare la qualità dell’abitare e realizzare residenze a canone calmierato per studenti fuori sede e volontari del Servizio Volontario Europeo, data anche la vicinanza al polo universitario. L’intervento proposto si divide in due macro-temi: – la rigenerazione del polo teatrale: i singoli interventi, quindi, prevedono il restauro e l’adeguamento del Teatro Fabbricone, la destinazione di parte dell’edificio che ospita il Fabbrichino a depositi e laboratori scenici. Sul fronte del Fabbrichino, lato via Targetti, troverà posto lo studentato; – le nuove connessioni: tra il mercato generale comunale all’aperto e il complesso teatrale è prevista una grande area verde dove si alternano percorsi e spazi di relazione.

6 Tra natura e cultura – San Giovanni Valdarno. Il progetto proposto verte sull’area urbana centrale di San Giovanni Valdarno, nello specifico: POLO DELLA STORIA/CULTURA – il centro storico, ed in particolare la rete dei percorsi minori (i chiassi) che ne rappresenta il tessuto connettivo; – i contenitori culturali, sui quali ci sono già azioni in atto alle quali si aggiunge il recupero del Palazzo della Memoria (Palazzo Corboli) . – l’edilizia sociale da realizzare con il recupero ex asilo nido di via Milano POLO PAESAGGISTICO/AMBIENTALE – i lungarni nel tratto centrale e direttamente connesso al centro storico; – il Parco dell’Arno prospiciente i lungarni stessi; – il sistema delle connessioni tra il centro storico e l’Arno, costituite dalla rete ciclopedonale e dal Viale Gramsci, oggetto di riqualificazione.

7 Hangar creativi – Spazi rigenerati per arte, cultura e impresa – Livorno. Il progetto intende puntare alla integrazione di molteplici spazi/servizi del compendio “ex-Atl” che accoglieranno: 1. spazi polivalenti per allestimenti, mostre, fiere, attività formative; 2. un teatro con 400 posti a sedere; 3. laboratori per la costruzione di scenografie, allestimenti teatrali, sartoria teatrale; 4. spazi comuni, caffetteria – bistrot: area sempre aperta e destinata alla convivialità/socialità; 5. cineporto con temporary set-up indoor e outdoor: area all’aperto perfetta per ricostruire angoli di città o di spazi da inventare, studio di montaggio audio/video; 6. foresteria/residenze artistiche: per ospitare singoli artisti, compagnie o cast in residenza; 7. arena per spettacolazione all’aperto; 8. parcheggi pubblici in struttura e a raso. Inoltre, l’ambito di intervento, con lo sviluppo della progettazione, fornirà gli elementi di integrazione progettuale per favorire il tessuto connettivo e di relazione tra il parco di Villa Mimbelli ed il lungomare, consistenti in: -dotazioni e azioni green e smart (soluzioni per il de-sealing del suolo, sistemi drenanti e verdi al fine di rispondere ai principi di resilienza e adattamento); -adozione di soluzioni di traffic calming negli assi viari intorno all’ambito per completare la complessiva riqualificazione dell’ambito, in linea con quanto previsto nel P.U.M.S.

8 Vivere il territorio: un nuovo modo di abitare – Monteroni d’Arbia, Rapolano Terme, Castellina in Chianti.  La strategia territoriale scaturisce dall’incontro dei tre territori al fine di creare un’opportunità di rilancio di un ambito che va oltre i confini comunali caratterizzato da affinità ambientali ed insediative e unito nelle aspirazioni di crescita culturale e di sviluppo socio economico e si articola sui seguenti ambiti di intervento: a) Rigenerazione urbana e qualità dell’abitare – Recupero delle ex scuole ubicate in loc. Lilliano, Castellina in Chianti; – Riqualificazione urbanistica area ex-macelli nel capoluogo, Monteroni d’Arbia; – Riqualificazione della corte interna agli edifici ERP, della piazza Matteotti e Chiesa del Corpus Domini nel centro storico di Rapolano Terme, Rapolano Terme; – Manutenzione del parcheggio del cimitero di Monteroni d’Arbia; – Riqualificazione dei percorsi e dei luoghi degli Etruschi, Rapolano Terme. b) Cultura – Restauro e riconversione funzionale Grancia di Cuna (Granai) Monteroni d’Arbia – Recupero degli edifici definiti “ex bagni pubblici” e loro riqualificazione funzionale, Castellina in Chianti; – Messa in sicurezza e riqualificazione della Chiesa del Corpus Domini sulla piazza Matteotti in Rapolano Terme; – Recupero e riqualificazione del complesso storico architettonico della Grancia Granaione a Serre di Rapolano, Rapolano Terme. c) Ambiente – Realizzazione impianto fotovoltaico da 10 kw a servizio della piscina comunale, Castellina in Chianti; – Sostituzione infissi ed installazione di pannelli solari sul plesso scolastico del capoluogo Castellina in Chianti; – Efficientamento energetico dell’ipogeo etrusco del Monte Calvario, Castellina in Chianti; – Riqualificazione impianti sportivi, Monteroni d’Arbia; – Riqualificazione, messa in sicurezza ed efficientamento energetico delle piscine comunali, Rapolano Terme; – Interventi di efficientamento energetico scuola elementare Serre di Rapolano, Rapolano Terme. 9. Rigenerazione urbana del Complesso San Salvi – riqualificazione dei padiglioni 33-34-35- 37 e dei loro spazi verdi di pertinenza, per finalità di housing, servizi e attività culturali – Firenze Gli edifici oggetto della proposta di riqualificazione ricadono nel complesso di San Salvi (ex manicomio). Gli interventi si sviluppano nei seguenti ambiti: a) Rigenerazione urbana e qualità dell’abitare L’intervento consiste nella riqualificazione delle palazzine 33-34-35 per realizzarvi spazi di housing sociale con l’introduzione di nuovi modelli abitativi sperimentali e servizi innovativi all’abitare. b) Cultura – recuperare e valorizzare la palazzina 37 e le ali al piano terra delle palazzine 33-35, per destinarle a finalità culturali e sociali, restituendole alla cittadinanza; – recuperare, attraverso la riqualificazione degli immobili del complesso (palazzine 33-34-35-37), una espressione del patrimonio artistico/architettonico della città, espressione dell’identità di un luogo storico e identificativo del quartiere, dandogli una nuova vocazione in linea con i valori della comunità. c) Ambiente – la riqualificazione degli immobili comprenderà interventi di efficientamento energetico e tecnologie volte alla riduzione delle emissioni di gas serra, nel rispetto dei vincoli storico architettonici e paesaggistici; – l’intervento prevede la riqualificazione delle aree verdi pertinenti gli immobili, e la loro riconnessione con i parchi cittadini circostanti, in modo da perseguire il duplice obiettivo di creare un’oasi di biodiversità e conservazione della natura.

9 Rigenerazione urbana del Complesso San Salvi – riqualificazione dei padiglioni 33-34-35-37 e dei loro spazi verdi di pertinenza, per finalità di housing, servizi e attività culturali –
Firenze, Gli edifici oggetto della proposta di riqualificazione ricadono nel complesso di San Salvi (ex manicomio). Gli interventi si sviluppano nei seguenti ambiti: a)Rigenerazione urbana e qualità dell’abitare L’intervento consiste nella riqualificazione delle palazzine 33-34-35 per realizzarvi spazi di housing sociale con l’introduzione di nuovi modelli abitativi sperimentali e servizi innovativi all’abitare. b) Cultura – recuperare e valorizzare la palazzina 37 e le ali al piano terra delle palazzine 33-35, per destinarle a finalità culturali e sociali, restituendole alla cittadinanza; – recuperare, attraverso la riqualificazione degli immobili del complesso (palazzine 33-34-35-37), una espressione del patrimonio artistico/architettonico della città, espressione dell’identità di un luogo storico e identificativo del quartiere, dandogli una nuova vocazione in linea con i valori della comunità. c) Ambiente – la riqualificazione degli immobili comprenderà interventi di efficientamento energetico e tecnologie volte alla riduzione delle emissioni di gas serra, nel rispetto dei vincoli storico architettonici e paesaggistici; – l’intervento prevede la riqualificazione delle aree verdi pertinenti gli immobili, e la loro riconnessione con i parchi cittadini circostanti, in modo da perseguire il duplice obiettivo di creare un’oasi di biodiversità e conservazione della natura.

10 Ecosistema culturale Valdera nord Monte pisano – Calcinaia, Bientina, Buti, Vicopisano. Il progetto si articola sui seguenti interventi: – restauro funzionale della ex scuola elementare DOMENICO CAVALCA di Vicopisano; – restauro funzionale dei due immobili strettamente connessi e più rilevanti del comune di Buti: Castello Tonini – II lotto e Teatro di Bartolo; – rigenerazione culturale all’interno del centro storico di Calcinaia, tra il corso Vittorio Emanuele, via Saffi, via Ricasoli e via Torre Upezzinghi con riqualificazione del patrimonio edilizio esistente dichiarato di interesse culturale quale la Torre Upezzinghi, la Torre Mozza e il Museo della Ceramica attraverso interventi di restauro ed efficientamento energetico per favorire la localizzazione di musei didattici, coworking, polo museale di eccellenza, legato alla ulteriore valorizzazione dell’arte della ceramica.

I progetti sono stati presentati stamani dal presidente della Regione, Eugenio Giani che ha ricordato: «Avevo già preannunciato in questi mesi, anche nelle relazioni in Consiglio regionale,   che la rigenerazione urbana e la riqualificazione dei nostri centri urbani sarebbero stati la preoccupazione principale anche nella logica dei finanziamenti che vengono dall’Europa. In questi anni avremo a disposizione 61milioni e con la commissione che ha lavorato in modo specifico avremo 10 aree della Toscana su 46 che saranno interessate. Sono  10 progetti che ci portano a vedere una Toscana diversa proprio sul piano dei medi e piccoli centri, e delle città. La qualificazione attraverso la rigenerazione urbana è una delle cose su cui fra recovery fund e fondi strutturali europei puntiamo di più, è il volto di una Toscana che cambia e che vedremo presto attraverso gli interventi concretamente attuati nella nostra regione. La politica di coesione europea nel ciclo di programmazione 2021-2027- prosegue Giani- conferma l’attenzione alla questione urbana, per intervenire sulle criticità che si manifestano, da quelle socio-economiche a quelle culturali ed ambientali, con l’obiettivo di perseguire uno sviluppo urbano sostenibile dei territori, attraverso un approccio integrato e multi-settoriale capace di esaltare i punti di forza della città, in termini di opportunità di crescita e sviluppo».