Petizione popolare per la salvaguardia delle coste della Sardegna

Gruppo d’Intervento Giuridico: la Regione mantenga il vincolo di inedificabilità nella fascia dei 300 metri dalla battigia marina

[8 Gennaio 2020]

Mentre scriviamo, la petizione popolare per la salvaguardia delle coste sarde, lanciata su change.org dal Gruppo d’Intervento Giuridico onlus, per il mantenimento dei vincoli di inedificabilità nella fascia dei 300 metri dalla battigia marina, stabiliti dalle normative vigenti e dalla disciplina del piano paesaggistico regionale (P.P.R.), ha di gran lunga superato le 5.000 firme. Al GRIG avvertono che «Cemento, mattoni, cazzuole e betoniere sono pronti. Chiunque abbia a cuore la Sardegna e le sue coste faccia concretamente la sua parte. Rimbocchiamoci le maniche, firmiamo e facciamo firmare la petizione per difendere le coste della Sardegna!»

 

Ecco il testo della petizione indirizzata al Ministro per i beni e attività culturali e turismo, al Presidente della Regione autonoma della Sardegna e al Presidente del Consiglio regionale della Sardegna:

i sottoscritti cittadini,

premesso che

* le coste della Sardegna costituiscono un patrimonio ambientale e paesaggistico di incomparabile valore, fondamentale richiamo per un turismo che non deve comportare il degrado della risorsa;

* fin dal 1976 (legge regionale Sardegna n. 10/1976) esiste il vincolo di inedificabilità nella fascia dei 150 metri dalla battigia marina, proprio per preservare le coste dalla trasformazione immobiliare;

* dal 1993 il vincolo di inedificabilità difende la fascia dei 300 metri dalla battigia marina (legge regionale Sardegna n. 23/1993);

* il piano paesaggistico regionale (P.P.R.) ha ampliato e specificato la disciplina della salvaguardia costiera, consolidando l’inedificabilità della fascia dei 300 metri dalla battigia marina, come autorevolmente riconosciuto dalla giurisprudenza costituzionale e amministrativa;

* è ampiamente condivisa nell’opinione pubblica la necessità di norme di tutela forti e efficaci per la difesa delle coste dalla trasformazione immobiliare e, in particolare, dalla speculazione edilizia;

* l’efficacia della salvaguardia delle coste della Sardegna viene posta in pericolo da reiterati provvedimenti legislativi che consentono incrementi delle volumetrie con l’alibi del sostegno alle famiglie (“piano casa”) e da recenti proposte di legge regionali che mirano a un vero e proprio svuotamento delle normative di difesa dei litorali, con particolare riferimento alla fascia costiera dei 300 metri dalla battigia marina.

Pertanto,

chiedono

– il mantenimento dell’assoluta inedificabilità della fascia costiera della Sardegna con particolare riferimento alla fascia dei 300 metri dalla battigia marina, così come previsto nell’attuale normativa di salvaguardia costiera e nel piano paesaggistico regionale (P.P.R.);

– al Ministro per i Beni e le Attività Culturali e il Turismo un’attenta vigilanza sul mantenimento della disciplina di salvaguardia dei litorali presente nel P.P.R., quale atto di pianificazione attuativo delle prescrizioni del Codice dei beni culturali e del paesaggio (decreto legislativo n. 42/2004 e successive modifiche e integrazioni).