L’intera Giunta regionale ha aderito, Rossi: «Vogliamo una strada sicura»

Corridoio tirrenico, cresce la mobilitazione per l’adeguamento dell’Aurelia

Il Parco della Maremma sottolinea la necessità di realizzarlo «come strada pubblica, secondo il progetto Anas che è stato condiviso da tutto il territorio»

[9 Ottobre 2019]

La Camera di commercio della Maremma e del Tirreno ha lanciato un appello a manifestare, sabato 12 ottobre, per chiedere al Governo il completamento del corridoio tirrenico: una mobilitazione cui si stanno unendo in molti, e a cui ha aderito anche l’intera Giunta regionale.

«Quella di sabato non sarà una manifestazione della sola Maremma, tutta la Toscana chiede che la Tirrenica sia completata e messa in sicurezza. Si tratta di una questione nazionale non più rinviabile – dichiara oggi il presidente Rossi – L’adeguamento dell’Aurelia a quattro corsie è una necessità per la sicurezza dei cittadini e per lo sviluppo dei territori interessati. Sono decenni che assistiamo ad un continuo ‘stop and go’ da parte di tutti i governi che si sono succeduti, adesso è l’ora di passare dalle parole ai fatti. Vogliamo  una strada sicura, in grado di rispondere alle necessità della Toscana costiera che, lo ribadisco, ha bisogno di infrastrutture e investimenti: la crescita economica della costa passa anche dalla realizzazione di questa fondamentale arteria stradale».

Il Consiglio direttivo del Parco della Maremma fa sapere che «parteciperà alla manifestazione del 12 ottobre per chiedere al governo nazionale risposte concrete sul completamento del corridoio tirrenico, da realizzare come strada pubblica, secondo il progetto Anas che è stato condiviso da tutto il territorio».

«Quello del Corridoio tirrenico – aggiunge Angelo Gentili della segreteria nazionale di Legambiente – è un nodo che deve essere sciolto in tempi rapidi e il fronte più che compatto che decide di scendere in campo e di chiedere a gran voce l’adeguamento dell’Aurelia, abbandonando ogni ipotesi autostradale, deve essere inteso come un sollecito ad intervenire rapidamente e in maniera risolutiva. Il Governo Conte bis deve farsi carico della realizzazione di un intervento ormai irrimandabile: l’Aurelia è una delle arterie più pericolose del Paese, gli incidenti sono all’ordine del giorno e il numero delle vittime è davvero impressionante. Questo bollettino di guerra deve finire ed è arrivato il momento che il Governo centrale dia seguito ad un percorso, peraltro già iniziato, adeguando l’Aurelia e aprendo i cantieri a partire proprio dai tratti più pericolosi a due corsie. Il fatto che finalmente il territorio guardi tutto nella medesima direzione è l’emblema di una necessità urgente».