Contro il rischio sismico 16 milioni di euro in Toscana, per 266 interventi nell’anno in corso

Dal 2010 al 2018 la Regione ha già messo a frutto 39 milioni di euro, stanziati dopo il terremoto in Abruzzo del 2009

[15 Maggio 2019]

Sono 266 gli interventi contro il rischio sismico che la Toscana metterà in campo nell’anno in corso, secondo quanto prevede il Dops 2019, il Documento operativo con il quale verrà data attuazione a quanto previsto dal Documento di indirizzo 2018-2020 per la prevenzione sismica (Dips). Per realizzarli i finanziamenti attivati dalla Regione ammontano a 16 milioni di euro, che si affiancano  ai 39 messi in campo dal 2010 al 2018 utilizzando le risorse stanziate dopo il terremoto in Abruzzo del 2009: risorse attraverso i quali sono già stati finanziati 44 interventi di prevenzione su edifici pubblici e 467 su immobili privati.

Per gli edifici pubblici strategici e rilevanti saranno finanziati, mediante scorrimento della graduatoria esistente, 17 interventi di adeguamento e miglioramento sismico (5 edifici scolastici e 12 edifici strategici) per una somma complessiva pari a 6,75 milioni di euro. Gli interventi saranno realizzati in particolare nella provincia di Arezzo (ben 8) mentre i restanti nella altre province.

Per la prevenzione sismica degli edifici privati saranno finanziati invece, mediante sempre scorrimento della graduatoria esistente, ulteriori 249 interventi di prevenzione sismica per una somma pari a 7,8 milioni di euro. Gli interventi saranno realizzati in particolare nella provincia di Massa (ben 87) e Arezzo (ben 80) mentre i restanti nella altre province. Nel dettaglio: 80 interventi ad Arezzo per 2 milioni 970mila euro; 22 interventi a Firenze per 769mila euro; 1 intervento a Grosseto per 40mila euro; 41 interventi a Lucca per 961mila euro; 87 interventi a Massa Carrara per 2 milioni 267mila euro; 6 interventi a Prato per 98mila euro; 10 interventi a Pistoia per 250mila euro; 2 interventi a Siena per 31 mila 600euro.

In tre anni, spiegano i tecnici, le opere dovranno essere tutte realizzate e collaudate. Con gli interventi finanziati è come se i vecchi edifici fossero stati costruiti ex novo, garantendo infatti il livello massimo di sicurezza.

La Regione ha inoltre finanziato per 1,36 milioni di euro, sempre grazie alle risorse stanziate dopo il terremoto dell’Aquila, numerose attività di indagine geologica – fondamentali, spiega ancora l’assessore, per la programmazione urbanistica dei territori – studi e ricerche sul rischio sismico, verifiche e iniziative di informazione.