Contratti di fiume: la graduatoria provvisoria dei Comuni che hanno partecipato al bando

Fratoni: «La Regione è consapevole dell'importanza della tutela dei corsi d'acqua»

[6 Settembre 2019]

E’ stata pubblicata oggi sulla banca dati del sito della Regione e su quello di Anci Toscana la graduatoria provvisoria dei Comuni che hanno partecipato al bando regionale per i contratti di fiume. La Regione ricorda che il  bando, per il quale ha messo a disposizione 275mila euro per il triennio 2019-2021, «finanzia i progetti utili a valorizzare e riqualificare i corsi d’acqua nei contesti urbani e quindi diffondere i contratti di fiume in Toscana».

Ecco dunque i primi 8 progetti valutati come i migliori e che potranno usufruire ciascuno di un budget di circa 34.000 euro nei tre anni con il quale finanziare le attività:

1 – Comune di Seravezza (collegato con il Comune di Stazzema, Unione dei Comuni della Versilia, Ente Parco Alpi Apuane) con il progetto “Le comunità salvaguardano, valorizzzandolo, il fascino dei loro territori”.

2 – Comune di Asciano con il progetto “Contratto di fiume La Lama”.

3 – Comune di Gavorrano (collegato con i Comuni di Scarlino, Follonica, col Parco nazionale Colline metallifere) con il progetto “Verso un contratto di fiume per la bassa Val di Pecora per un territorio più sicuro, per la gestione sostenibile delle risorse idriche e la valorizzazione delle vie d’acqua (e del ferro) dalle colline al mare”.

4 – Comune di Massa (collegato con Ente Regionale Parco Alpi Apuane) con il progetto “Verso un contratto di fiume per il Frigido”.

5 – Comune di Montignoso (collegato con il Comune di Pietrasanta) con il progetto “Verso il contratto del Lago Porta”.

6- Comune di San Gimignano (collegato con i Comuni di: Barberino Tavarnelle, Castelfiorentino, Certaldo, Colle Val d’Elsa, Poggibonsi) con il progetto “Oltre i confini. Verso il contratto di fiume Elsa”.

7 – Comune di Massarosa (collegato al Comune di Vecchiano) con il progetto “Contratto di lago del Massaciuccoli”.

8 – Comune di Volterra (collegato con i Comuni di Cecina, Pomarance, Montecatini Val di Cecina, Riparbella e Montescudaio) con il progetto “Verso il contratto di fiume della Val di Cecina”.

L’assessore regionale all’ambiente Federica Fratoni ha sottolineato che «La Regione, che è consapevole dell’importanza della tutela dei corsi d’acqua, continua a investire sui contratti di fiume per proseguire nel processo di contaminazione del tessuto sociale ed economico, Questo, in sinergia con quanto prevedono le disposizioni contenute nelle direttive europee: la Direttiva Quadro sulle Acque e la Direttiva relativa alla valutazione e alla gestione dei rischi alluvioni. Il promuovere anche processi di governo partecipato dal basso può contribuire in modo efficace a una più consapevole e responsabile gestione dei corsi d’acqua e delle loro dinamiche».

Matteo Biffoni, presidente di Anci Toscana, ha concluso: «Attraverso la manutenzione e la valorizzazione dei corsi d’acqua esercitiamo la tutela del territorio, in un momento così difficile per la salvaguardia delle risorse idriche e del paesaggio. Far vivere e vivere i fiumi e i torrenti è anche un modo per recuperare antiche tradizioni, per socializzare e per aiutare l’economia locale».