Consumo di suolo: le buone pratiche in Toscana secondo il rapporto Ispra Snpa

I casi di Firenze, Prato e Livorno

[18 Settembre 2019]

Il rapporto “Consumo di suolo, dinamiche territoriali e servizi ecosistemici”  dell’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale e Sistema nazionale per la protezione dell’ambiente (Ispra Snpa), presenta anche buone pratiche e casi di studio positivi che vanno in controtendenza rispetto a quanto sta succedendo a livello nazionale, tra questi ce ne sono anche quattro toscani. Ecco come li presenta il rapporto:   

 

BANDO PERIFERIE – CITTÀ METROPOLITANA DI FIRENZE

Con il Piano Strategico 2030, la Città Metropolitana di Firenze propone un percorso di cambiamento per migliorare la qualità della vita degli abitanti del territorio metropolitano: un Rinascimento Metropolitano. come momento di forte trasformazione culturale e una nuova narrazione estesa all’intero territorio. Nell’ambito di attuazione del P.S. trova compimento l’esperienza del Bando Periferie, finanziato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri per 40 milioni di € nell’anno 2016: la proposta finanziata dal bando si articola in interventi messi a sistema nei vari ambiti periferici e sintetizzati in tre tipologie: istruzione e cultura, viabilità ciclopedonale, arredo urbano. Si punta su una scuola che, al di fuori delle sue mura, diventi baricentro di un quartiere che vive e che si relaziona anche oltre l’orario scolastico. Perno di un “indotto felice” fatto di servizi, attrezzature, luoghi di incontro e pubblici esercizi che attraverso il recupero funzionale e la rigenerazione urbana rendono le relazioni perfettamente integrate con la vivibilità sostenibile del quartiere.

Fonte: Dir. Progetti Strategici, Città Metropolitana di Firenze

Approfondimenti: http://www.cittametropolitana.fi.it/perimetro-bandoperiferie/

 

DAL PIANO STRATEGICO AL PIANO TERRITORIALE METROPOLITANO

La Città metropolitana di Firenze ha intrapreso (2018) un percorso di sperimentazione istituzionale finalizzato a semplificare la pianificazione metropolitana: partendo dai contenuti territoriali del Piano Strategico Metropolitano, propone il nuovo strumento di pianificazione territoriale quale momento di trasformazione non impositiva ma orientativa nei confronti dei comuni. Le strategie progettuali del PTM prevedono «aree obbiettivo» che vengono considerate come ambiti propulsori della riqualificazione e/o rigenerazione urbana sostenibile quali “progetto di vita del territorio”, tali da generare effetti di miglioramento delle condizioni di vita urbana e metropolitana. Aree che devono ospitare progetti di tutela/valorizzazione e/o progetti strategici condivisi di breve/medio/lungo periodo per portare ad una rigenerazione complessiva del sistema territoriale metropolitano. L’individuazione delle “aree obbiettivo” finalizzate a creare opportunità di sviluppo avrà come fondamento l’idea di territorio contenuta nel Piano Strategico definita dall’articolazione in bioregioni urbane policentriche e resilienti in cui riconoscere i diversi “ritmi metropolitani”.

Fonte: Dir. Progetti Strategici, Città Metropolitana di Firenze

Approfondimenti: http://pianostrategico.cittametropolitana.fi.it/ http://www.cittametropolitana.fi.it/piano-territoriale-metropolitano

 

PROGETTO DI INNOVAZIONE URBANA “PIÙ PRATO”

Il Progetto di Innovazione Urbana (PIU) “Più Prato” (Asse urbano-POR FESR 2014-20) interviene nel Macrolotto Zero, zona di Prato delicata dal punto di vista sociale e caratterizzata, sotto il profilo urbanistico, da forte densità edificativa, promiscuità funzionale e carenza di spazi pubblici. Il PIU, cofinanziato dal POR FESR 2014- 20 Asse 6, interviene sulla rigenerazione dell’area e sull’integrazione culturale della comunità che vi abita. Gli interventi riguardano il recupero a funzioni pubbliche di edifici di proprietà privata. Il cuore del progetto è il recupero del comparto ex-produttivo tra via Filzi e via Pistoiese, per realizzare una piazza, una Medialibrary e spazi di coworking. Nell’isolato ex-fabbrica Forti, un capannone dismesso sarà riqualificato come Mercato Metropolitano, più a sud sarà realizzato uno spazio per attività all’aperto. Sono previsti interventi per garantire qualità energetica agli edifici.

Fonte: Direzione Urbanistica e Politiche abitative, Regione Toscana

Approfondimenti: http://www.regione.toscana.it/-/progetti-diinnovazione-urbana-piu-prato

 

CONSUMO DI SUOLO E OASI URBANE A LIVORNO

Il disastro dell’alluvione del 9 settembre 2017 a Livorno fa riflettere sulle scelte urbanistiche degli ultimi 20 anni, con la cementificazione che ha portato a costruire quartieri residenziali e aree commerciali. La richiesta abitativa non è correlata ai residenti: 171.265 abitanti al 31 dicembre 1990 scesi agli attuali 158.699. Negli anni ’90 l’atlante ornitologico evidenziava aree aperte con oliveti, orti, incolti e cespuglieti. Questi terreni che filtrano e immagazzinano le acque piovane sono andati incontro a consumo di suolo con densificazione del costruito e delle superfici impermeabili. Anche i corsi d’acqua sono stati ulteriormente artificializzati, rimuovendo la vegetazione ripariale in grado di assicurare qualità ambientale e funzione di corridoio ecologico. Si auspica la valorizzazione delle residue aree verdi, quali gli orti di via Goito, per cui è stata proposta un’oasi urbana.

Autore: Marco Dinetti (Lipu)

approfondimenti:http://www.lipu.it/news-natura/notizie/16-comunicatistampa/1109-alluvioni-e-urbanistica-il-dossier-della-lipu