Cementificazione a Torino, Legambiente: sbagliato affrontare un problema politico come se fosse un problema di ordine pubblico

Sabato la polizia ha disperso una “passeggiata in quartiere” contro la costruzione dell’ennesimo, supermarket

[17 Gennaio 2022]

Il 15 gennaio, il Comitato Essenon di Torino – composto da varie realtà cittadine – ha invitato tutti a una passeggiata in quartiere per «porre l’attenzione sull’assurdo progetto che si sta per abbattere sul Parco Artiglieri da Montagna: la costruzione di un mega supermercato dell’Esselunga».

Infatti, il comitato è nato per «opporsi all’ennesima cementificazione e privatizzazione di un’area verde, all’ennesimo progetto che toglie i già pochi spazi di studio e socialità giovanile».

Quella che avrebbe dovuto essere una traquilla passeggiata informativa per il  quartiere, si è trasformata in qualcos’altro. il Comitato Essenon denuncia che «Fin da subito i reparti della celere hanno bloccato il corteo con spinte e manganellate. Abbiamo trovato davanti a noi una militarizzazione del quartiere assurda e sconsiderata. La celere ha addirittura chiuso e sequestrato per ore i manifestanti e chi studiava dentro l’aula studio in una via stretta, chiusa su due lati dalla celere e senza vie di fuga, mentre continue cariche ammassavano le persone, creando così una situazione molto pericolosa. Con determinazione e coraggio il corteo si é ripreso la possibilità di passeggiare in quartiere, nonostante la celere continuasse a manganellare chiunque si muovesse o parlasse al megafono».

Al comitato, che per stasera ha organizzato una conferenza stampa per raccontare quel che é successo, è arrivata la solidarietà di  Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta e dei circoli torinesi Aquilone, GreenTO, Metropolitano, Molecola e Protezione Civile del Cigno Verde.

Legambiente sottolinea che «Sabato scorso una “Passeggiata in Quartiere” di un gruppo di cittadini del comitato Essenon è stata impedita dalle Forze dell’Ordine in nome delle normative anti-covid con tanto di cariche e manganellate, causando il ferimento di alcuni manifestanti a cui va la nostra solidarietà. Una situazione paradossale e che rischia di esacerbare gli animi e creare nuove tensioni».

Legambiente evidenzia: «Che la situazione pandemica possa imporre nuove cautele e nuove attenzioni è corretto ed auspicabile. Non è ragionevole impedire manifestazioni pacifiche ed in sicurezza, in nome della lotta al Covid. Non è accettabile farlo con le modalità viste sabato scorso».

Legambiebnte Piemonte e i cricoli torinesi concludono: «In  un momento in cui la lotta ai cambiamenti climatici e la resilienza verso gli stessi devono essere l’obiettivo primario per qualsiasi soggetto pubblico, la cementificazione e il consumo di nuovo suolo per costruire il nuovo, ennesimo, supermarket è un’operazione non condivisibile e sulla quale Legambiente farà dura opposizione».