Parere favorevole di circa 40 soggetti, contrari Sesto Fiorentino, Prato e Campi Bisenzio

Aeroporto di Firenze, la Conferenza dei servizi dà il via libera definitivo al rifacimento

Rossi: «Sono serenissimo dal punto di vista dell'impatto ambientale». 142 le prescrizioni e sub-prescrizioni previste dalla Via, che dovranno essere rispettate

[6 Febbraio 2019]

Recepito il parere positivo del ministero per i Beni culturali, anche l’ultimo tassello mancante della Conferenza dei servizi volta a valutare il masterplan dell’aeroporto Vespucci di Firenze è andato a comporre il puzzle finale: convocata oggi al ministero dei Trasporti a Roma, la Conferenza si è chiusa con esito positivo con il parere favorevole dei circa 40 soggetti intervenuti a esclusione dei 3 comuni di Sesto Fiorentino, Prato e Campi Bisenzio in merito alla conformità urbanistica del progetto del nuovo masterplan 2014-2029 dell’aeroporto di Firenze, che prevede la realizzazione di una nuova pista da 2.400 metri e di un nuovo terminal.

Si chiude così l’iter autorizzativo dell’opera, avviato nel 2015, che lo scorso 28 dicembre 2017 aveva ottenuto il decreto di giudizio favorevole di Valutazione di impatto ambientale (Via). «Sono serenissimo dal punto di vista dell’impatto ambientale – commenta il presidente della Regione, Enrico Rossi – sono certo che ci saranno miglioramenti rispetto alla situazione attuale. È dal 2011 che lavoriamo per questo risultato perché la Toscana è una regione che basa la sua economia sul manifatturiero, sull’export, sulla ricerca universitaria. Ha bisogno di essere connessa con il mondo e il potenziamento degli aeroporti di Pisa e Firenze, che adesso stanno in un’unica società e quindi sono strettamente legati, è una condizione fondamentale per lo sviluppo».

Il percorso per la concreta realizzazione dell’opera non sarà comunque semplice, a partire dalla volontà ventilata dal ministro Toninelli di tagliare il co-finanziamento stabilito a suo tempo dal Governo: «Mi aspetto che non ci siano sorprese sui 150 milioni stanziati dal Governo – ribatte Rossi – Questi soldi possono andare solo a Firenze, non hanno senso le ipotesi di dirottarli su Pisa, in quanto la normativa europea non consente contributi pubblici di sostegno per aeroporti che superino i 5 milioni di passeggeri, una soglia che il Galilei di Pisa già supera. E poi voglio ricordare che i 150 milioni del Governo dovrebbero essere destinati soprattutto alle compensazioni ambientali e paesaggistiche».

Su questo fronte, il punto critico sarà il rispetto delle 142 prescrizioni e sub-prescrizioni della Via al progetto di riqualificazione aeroportuale confermate nel 2017, che secondo la Commissione tecnica del ministero dell’Ambiente porterebbero alla sostenibilità ambientale dell’opera, le stesse in cui le opposizioni locali vedono invece una “pietra tombale” al progetto.