Un circuito di neuroni favorisce le interazioni sociali

Ecco come funziona e come riconosciamo il tocco affettivo

[5 Luglio 2022]

Come riusciamo a distinguere una carezza da un altro tipo di contatto fisico per il quale proviamo immediatamente fastidio? Lo studio “The impact of C-tactile low-threshold mechanoreceptors on affective touch and social interactions in mice”, pubblicato recentemente su Science Advances da un team di ricercatori francesi dell’Institut de génomique fonctionnelle (CNRS/Inserm/Université de Montpellier) e dell’Institut des maladies neurodégénératives (CNRS/Université de Bordeaux), rivela l’esistenza di un circuito di neuroni, che innervano la pelle, e che sembra “progettato” per favorire le interazioni con altri individui.

Al CNRS spiegano che «Per capire come rileva il tocco affettivo, ma anche come influenza le interazioni sociali, il team di ricerca ha sviluppato per la prima volta un metodo genetico per creare artificialmente, o inibire, una sensazione di tatto e divertimento nei topi. Gli scienziati hanno poi potuto osservare che l’attivazione di questi neuroni ha l’effetto di incoraggiare fortemente gli animali a toccarsi e quindi a creare legami sociali tra loro. Viceversa, l’alterazione, dalla nascita, del funzionamento di questi neuroni, provoca una diminuzione dell’attrazione verso i contatti tattili, e quindi una diminuzione delle interazioni sociali nel gruppo».

Secondo il nuovo studio, «Il tocco affettivo non è quindi solo una costruzione mentale basata su un contesto sociale, ma un significato a sé stante, fornito dall’attivazione di una rete di neuroni specializzati. Questi tipi cellulari possono anche svolgere un ruolo nella modulazione del dolore e dello stress».

Sulla base di queste scoperte, sono attualmente in corso ricerche per, in particolare, aiutare eventualmente nella cura dei bambini prematuri attraverso l’attivazione di questi neuroni.