Oms: in Europa l’obesità provoca cancro ed è il principale fattore determinante di disabilità e morte

L'obesità potrebbe superare il fumo come principale rischio di cancro prevenibile

[4 Maggio 2022]

Secondo il “WHO European Regional Obesity Report 2022”, «Quasi due terzi degli adulti e 1 bambino su 3 nella regione europea dell’Oms vivono con sovrappeso o obesità e questi tassi sono ancora in crescita».

Il nuovo rapporto dell’Ufficio europeo dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) è un drammatico avvertimento sui  gravi rischi per la salute associati all’aumento dei livelli di obesità: «L’obesità è tra i principali determinanti di morte e disabilità nella Regione, la condizione è causa di 13 diversi tipi di cancro e deve essere curata e gestita da team multidisciplinari».

Il direttore regionale dell’Oms per l’Europa.  Hans Henri P. Kluge, ha sottolineato che «L’obesità non conosce confini. In Europa e in Asia centrale, nessun singolo Paese raggiungerà l’obiettivo globale della NCD dell’OMS di fermare l’aumento dell’obesità. I Paesi della nostra regione sono incredibilmente diversi, ma ognuno è sfidato in una certa misura. Creando ambienti più abilitanti, promuovendo investimenti e innovazione nella salute e sviluppando sistemi sanitari forti e resilienti, possiamo cambiare il trend dell’obesità nella regione».

L’obesità è una malattia multifattoriale complessa che presenta un rischio per la salute. È associato a molte malattie non trasmissibili (NCD), comprese le malattie cardiovascolari, il diabete di tipo 2 e il cancro. Sovrappeso e obesità sono al quarto posto come fattore di rischio di morte, dopo l’ipertensione, i rischi alimentari e il tabacco. L’Oms prevede che, nei prossimi decenni, in alcuni Paesi della regione europea l’obesità supererà il fumo come principale fattore di rischio per il cancro prevenibile.

Inoltre, il rapporto evidenzia che «L’obesità è una condizione, non solo un fattore di rischio, che deve essere trattata e gestita in modo specifico».

Secondo il rapporto, «La prevalenza dell’obesità negli adulti nella regione europea è più alta che in qualsiasi altra regione dell’Oms ad eccezione della regione delle Americhe. Gli ultimi dati mostrano che il sovrappeso e l’obesità causano più di 1,3 milioni di morti nel mondo ogni anno, ma anche questi numeri possono essere sottovalutati. Nella Regione Europea, sovrappeso e obesità hanno raggiunto proporzioni epidemiche, con livelli di prevalenza più elevati tra i maschi (63%) rispetto alle femmine (54%). Le percentuali tendono ad essere più elevate nei paesi con redditi più elevati. I livelli più alti di sovrappeso e obesità si trovano nei Paesi del Mediterraneo e dell’Europa orientale. Le disuguaglianze educative sono diffuse, con una maggiore prevalenza di obesità riscontrata nelle persone con un livello di istruzione inferiore».

La pandemia di Covid-19 ha reso il problema dell’obesità ancora più urgente: i pazienti con obesità hanno maggiori probabilità di avere complicazioni e morte a causa del virus e molti di questi pazienti hanno subito interruzioni nell’accesso ai servizi di gestione dell’obesità. I dati preliminari suggeriscono anche che «Durante l’attuale pandemia, le persone hanno avuto una maggiore esposizione ai fattori di rischio dell’obesità, compreso un aumento dello stile di vita sedentario e del consumo di cibi malsani».

Kremlin Wickramasinghe, capo ad interim dell’Ufficio europeo dell’Oms per la prevenzione e il controllo delle malattie non trasmissibili, che ha redatto il Rapporto sull’obesità 2022, conclude con delle raccomandazioni politiche: «L’obesità è influenzata dall’ambiente, quindi è importante guardare a questo problema dalla prospettiva di ogni fase della vita. Ad esempio, la vita di bambini e adolescenti è influenzata dagli ambienti digitali, compreso il marketing di cibi e bevande malsani. Abbiamo imparato nel tempo che una singola politica non funzionerà. Per avere successo come Paese o Regione, abbiamo bisogno di un pacchetto completo di interventi. Nessun singolo Paese è stato in grado di introdurre tutte queste politiche contemporaneamente. E’ importante dare la priorità a 2 o 3 politiche da implementare ora e avere un piano fattibile per introdurre il resto degli interventi. Limitare la commercializzazione di alimenti malsani ai bambini, la tassazione delle bevande zuccherate e il miglioramento della risposta del sistema sanitario per la gestione dell’obesità sono attualmente tra le aree politiche più attivamente discusse nella regione europea dell’Oms».

Ma in Italia, dove una levata di scudi della destra e di Confindustria ha bloccato perfino una timida sugar tax, tutto questo sembra fantascienza.