La Società di ecoinnovazione inaugurata all’Università di Ferrara

Nell’Ateneo si è tenuto il primo workshop annuale della società che raggruppa esperti e giovani studiosi, per portare avanti la ricerca

[18 Novembre 2022]

Il 10 e 11 novembre si è tenuto il primo workshop annuale della Società di ecoinnovazione presso l’Università di Ferrara in cooperazione con i centri di ricerca Cercis e Seeds dell’Ateneo. Il workshop è stato inoltre organizzato in collaborazione con il network di Innovazione per lo Sviluppo Sostenibile (Inno4sd), Climate Kic e Acpn ed è stato inserito nel Iaere10 Tour.

Coordinato da Fernando Diaz Lopez, direttore di ricerca strategica Eit Ckic e professore associato straordinario della Stellenbosch University, il seminario è stato un momento di raccolta tra esperti e giovani ricercatori per introdurre e presentare la società che vuole essere un canale di networking per fare luce riguardo gli elementi mancanti dalla letteratura e continuare la ricerca sull’ecoinnovazione. L’introduzione è stata accompagnata da Roberto Zoboli, ordinario di Politica economica presso l’Università Cattolica Sacro Cuore di Milano. 

«Sappiamo che il cambiamento per la transizione ecologica è necessario urgentemente, ma sappiamo anche che purtroppo questa non è una tematica nuova. Sta quindi a noi lavorare per migliorare, comprendere e condividere le azioni necessarie», spiega Lopez. Continua poi illustrando come l’ecoinnovazione ci può aiutare ad innovare sia nel settore privato che in quello pubblico. 

La ricerca infatti dimostra già da parecchio tempo che ci sono i mezzi, le motivazioni e le conoscenze per procedere verso la transizione ecologica in modo efficiente. Quello che la Società si prefigura è la volontà di individuare quelle che sono le barriere e i modi in cui si possano superare, affrontando questa transizione nel merito dell’ecoinnovazione. L’innovazione, come specificato da molti esperti durante questi due giorni, può prendere varie forme ed è quindi importante capire come spingere gli attori coinvolti verso un eco-efficienza ed innovazione inclusiva, partecipativa ed informata. 

La prima giornata di workshop ha visto due sessioni con presentazioni di studi scientifici dedicate rispettivamente al tema delle nuove prospettive di ricerca riguardo l’ecoinnovazione ed all’ecoinnovazione nel settore industriale.

Inoltre, Alessio D’Amato (Università di Roma Tor Vergata) ha tenuto una keynote lecture in cui ha parlato di ecoinnovazione in funzione di una transizione verso un modello di economia circolare, soffermandosi in particolare sulle difficoltà relative al settore della gestione dei rifiuti. Un’altra presentazione tenuta da Nicholas Palaschuk, dell’Università di Waterloo, ha invece illustrato le caratteristiche specifiche della rete nordamericana di ecoinnovazione. Su questo tema è stato ripresentato anche il progetto dell’Ateneo ospitante sulle cooperative ed ecoinnovazione Climate circular coop. 

La seconda giornata è stata inaugurata da una keynote lecture tenuta da Massimiliano Mazzanti (Università di Ferrara), che si è focalizzata sulla modellazione di policy di ecoinnovazione e produzione di conoscenza green.

A seguire, una terza sessione tematica di presentazione di studi scientifici ha indagato la tematica dell’ecoinnovazione in relazione alle transizioni multiple di sistemi energetici, digitalizzazione, sostenibilità e clima. Infine, hanno avuto luogo tre presentazioni di altrettanti professori invitati al workshop: Guy Fournier, Ubiratã Tortato e Mahamadou Biga-Diambeidou hanno parlato rispettivamente di innovazione sistemica nel settore dei trasporti (con un focus sui minibus automatici), economia circolare e Environmental and social governance in Brasile, e creazione di un ecosistema per la ricerca su modelli di business sostenibili in Africa. 

di Asia Guerreschi e Riccardo Colantuono