International Day of Women and Girls in Science, oltre i confini: uguaglianza nella scienza per la società (VIDEO)

Le donne scienziate in prima linea nella lotta contro il Covid-19, ma nel mondo scientifico permangono le ingiustizie di genere

[11 Febbraio 2021]

Oggi si celebra il sesto “International Day of Women and Girls in Science Assembly”  dopo un anno durante il quale la pandemia ha chiaramente dimostrato il ruolo essenziale o delle donne ricercatrici nelle diverse fasi della lotta contro il Covid-19, dall’avanzamento delle conoscenze sul virus, allo sviluppo di tecniche dei test, alla creazione del vaccino contro il virus.

Ma la pandemia di Covid-19 ha avuto anche un significativo impatto negativo sulle scienziate, colpendo in particolare quelle nelle prime fasi della loro carriera, contribuendo così ad ampliare il divario di genere esistente nella scienza e rivelando le disparità di genere nel sistema scientifico, che deve essere affrontato con nuove politiche, iniziative e meccanismi per sostenere le donne e le ragazze nel mondo scientifico.

Per quersto il tema dell’International Day of Women and Girls in Science Assembly di quest’anno è “Donne scienziate in prima linea nella lotta contro il Covid-19 – Oltre i confini: uguaglianza nella scienza per la società” e l’Onu punta «Con grande slancio e interesse ad accelerare i progressi verso il raggiungimento dell’Agenda per  sviluppo sostenibile 2030 e dei suoi 17 obiettivi globali, con un’attenzione particolare al valore degli aspetti sociali e delle dimensioni culturali nella scienza, tecnologia e innovazione per migliorare i programmi di sviluppo sostenibile. La scienza e l’uguaglianza di genere sono entrambe fondamentali per il raggiungimento degli Obiettivi di sviluppo concordati a livello internazionale, inclusa l’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile».

Negli ultimi 15 anni, nel mondo sono stati compiuti molti sforzi per ispirare e coinvolgere donne e ragazze nella scienza. Eppure le donne e le ragazze continuano a essere escluse dalla piena partecipazione alla scienza. Attualmente, meno del 30% dei ricercatori in tutto il mondo sono donne. Secondo i  dati dell’Unesco  (2014-2016), «Solo il 30% circa di tutte le studentesse seleziona campi legati alle STEM (Science, Technology, Engineering and Mathematics, ndr)  nell’istruzione superiore. A livello globale, l’iscrizione delle studentesse è particolarmente bassa nelle TIC (3%), nelle scienze naturali, nella matematica e nella statistica (5%) e nell’ingegneria, produzione e costruzione (8%).

I pregiudizi di vecchia data e gli stereotipi di genere stanno allontanando le ragazze e le donne dai campi legati alla scienza. Come nel mondo reale, il mondo virtuale riflette pregiudizi simili: lo studio “Gender Bias Without Borders” pubblicato nel 2015 dal Geena Davis Institute aveva già dimostrato che dei personaggi televisivi e dei social media con un lavoro STEM, solo il 12% erano donne.

Il segretario generale dell’Onu, António Guterres ha ricordato che «I laboratori chiusi e maggiori responsabilità assistenziali sono solo due delle sfide che le donne che lavorano nei campi scientifici devono affrontare durante la pandemia di Covid-19. Promuovere l’uguaglianza di genere nella scienza e nella tecnologia è essenziale per costruire un futuro migliore. Lo abbiamo visto ancora una volta nella lotta contro il Covid-19.  Le donne, che rappresentano il 70% di tutti gli operatori sanitari, sono state tra quelle più colpite dalla pandemia e quelle che hanno guidato la risposta ad essa. Tuttavia, poiché le donne sopportano il peso maggiore della chiusura delle scuole e del lavoro da casa, le disuguaglianze di genere sono aumentate notevolmente nell’ultimo anno».

Citando i dati Unesco, Guterres ha ribaditro che «Le donne rappresentano solo un terzo dei ricercatori mondiali e occupano meno posizioni senior nelle migliori università rispetto agli uomini, il che ha portato a un tasso di pubblicazione inferiore, minore visibilità, minore riconoscimento e, soprattutto, meno finanziamenti. Nel frattempo, l’intelligenza artificiale (AI) e l’apprendimento automatico replicano i pregiudizi esistenti.   Le donne e le ragazze appartengono alla scienza. Eppure gli stereotipi le hanno allontanate dai campi legati alla scienza».

Il capo dell’Onu ha sottolineato «La necessità di riconoscere che una maggiore diversità favorisce una maggiore innovazione. Senza più donne nelle STEM [scienza, il mondo continuerà a essere progettato da e per gli uomini e il potenziale di ragazze e donne rimarrà inutilizzato. La loro presenza è fondamentale anche per raggiungere gli Obiettivi di sviluppo sostenibile, per colmare il divario retributivo di genere e aumentare i redditi delle donne di 299 miliardi di dollari nei prossimi 10 anni. Le competenze STEM sono cruciali anche per colmare il divario globale degli utenti di Internet. Esorto tutti a porre fine alla discriminazione di genere e garantire che tutte le donne e le ragazze realizzino il proprio potenziale e siano parte integrante nella costruzione di un mondo migliore per tutti».

Nel frattempo, secondo l’Unesco, «Nonostante la carenza di competenze nella maggior parte dei campi tecnologici alla base della Quarta rivoluzione industriale, le donne rappresentano ancora solo il 28% dei laureati in ingegneria e il 40% dei laureati in i computer science e informatica.  e’ necessario che le donne facciano parte dell’economia digitale per impedire all’Industria 4.0 di perpetuare i tradizionali pregiudizi di genere».

La direttrice dell’Unesco Audrey Azoulay, ha fatto notare che «Anche oggi, nel XXI secolo, le donne e le ragazze sono emarginate nei campi legati alla scienza a causa del loro genere. Poiché l’impatto dell’IA sulle priorità sociali continua a crescere, la sottorappresentazione del contributo delle donne alla ricerca e allo sviluppo significa che le loro esigenze e prospettive saranno probabilmente trascurate nella progettazione di prodotti che hanno un impatto sulla nostra vita quotidiana, come le applicazioni per smartphone. Le donne devono sapere che hanno un posto nella scienza, tecnologia, ingegneria e matematica e che hanno il diritto di condividere il progresso scientifico».

In un messaggio congiunto in occasione della Giornata internazionale delle donne e delle ragazze nella scienza 2021, la Azoulay e la direttrice eseci utiva du UN Women, Phumzile Mlambo-Ngcuka, concludono: «Per essere veramente trasformativi, le politiche ei programmi per l’uguaglianza di genere devono eliminare gli stereotipi di genere attraverso l’istruzione, cambiare le norme sociali, promuovere modelli di ruolo positivi delle donne scienziate e creare consapevolezza ai più alti livelli del processo decisionale.  Dobbiamo garantire che le donne e le ragazze non solo partecipino nei campi STEM, ma abbiano il potere di guidare e innovare e che siano supportate da politiche sul posto di lavoro e culture organizzative che garantiscano la loro sicurezza, considerino le loro esigenze di genitrici e le incentivino a avanzare e prosperare in queste carriere».

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