I vichinghi vivevano in America già mille anni fa. Nel 1021 d.C si erano insediati a Terranova

E’ la prima data certa in cui la migrazione umana ha percorso l’intero pianeta

[22 Ottobre 2021]

Che Cristoforo Colombo non sia stato il primo europeo a raggiungere le Americhe è abbastanza noto, così come è noto che I vichinghi ci arrivarono secoli prima, anche se non è ancora chiaro quando esattamente. Il nuovo studio “Evidence for European presence in the Americas in AD 1021”, pubblicato su Nature da un team di ricercatori olandesi, canadesi e tedeschi guidato dalla Rijksuniversiteit Groningen dimostra che gli europei si erano già insediati nelle Americhe nel 1021 d.C,

All’università di Groningen ricordano che «I Vichinghi hanno navigato per grandi distanze nelle loro iconiche navi lunghe. A ovest stabilirono insediamenti in Islanda, Groenlandia e infine una base a L’Anse aux Meadows, in Terranova, Canada. Tuttavia, non è ancora chiaro quando abbia avuto luogo questa prima attività transatlantica».

Su Nature il team di scienziati dimostra che «Gli europei erano presenti nelle Americhe nel 1021 d.C., esattamente 1000 anni fa. Questa data segna anche il primo punto conosciuto attraverso il quale l’Atlantico era stato attraversato e la migrazione dell’umanità aveva finalmente percorso l’intero pianeta».

Lo studio e infatti riuscito a datare legname tagliato dai Vichinghi a L’Anse aux Meadows esattamente all’anno 1021 d.C.  I ricercatori spiegano che «I tre pezzi di legno studiati, provenienti da tre alberi diversi, provenivano tutti da contesti archeologicamente riconducibili ai Vichinghi. Ognuno mostrava anche chiare prove di taglio e affettatura da lame di metallo – un materiale non prodotto dalla popolazione indigena. L’anno esatto è stato determinabile perché nel 992 d.C. si è verificata una massiccia tempesta solare che ha prodotto un segnale radiocarbonico distinto negli anelli degli alberi dell’anno successivo».

Uno degli autori dello studio, Michael Dee  del Centre for Isotope Research dell’università di Groningen, specifica che «Il netto aumento della produzione di radiocarbonio verificatosi tra il 992 e il 993 d.C. è stato rilevato negli archivi di anelli degli alberi di tutto il mondo. Ciascuno dei tre oggetti in legno mostrava questo segnale 29 anelli di crescita (anni) prima del bordo della corteccia. Trovare il segnale della tempesta solare prima di altri 29 anelli di crescita dalla corteccia ci ha permesso di concludere che l’attività di taglio ha avuto luogo nell’anno 1021 d.C».

Quante spedizioni vichinghe ci siam no state nelle Americhe e quanto siano durati i loro insediamenti sulle coste atlantiche americane resta sconosciuto, ma tutti i dati attuali suggeriscono che l’intera “colonizzazione” vichinga è durata poco, ed è probabile che l’eredità culturale ed ecologica di questi primi arrivi di europei nelle Americhe sia stata ridotta. Però, «Le prove botaniche di L’Anse aux Meadows hanno confermato che i Vichinghi esplorarono terre più a sud di Terranova», fanno notare i ricercatori, che concludono: «Il 1021 dC è il primo anno in cui la presenza europea nelle Americhe può essere scientificamente provata. Le date precedenti per la presenza vichinga nelle Americhe si basavano molto sulle saghe islandesi. Tuttavia, queste sono iniziate come storie orali e sono state scritte solo secoli dopo gli eventi che descrivono. Per quanto contraddittorie ea volte fantastiche, le Saghe suggeriscono anche che si siano verificati incontri, sia violenti che ttanquilli, tra gli europei e le popolazioni indigene della regione. Tuttavia, sono state scoperte poche prove archeologiche a sostegno di tali scambi. Esistono anche altri resoconti medievali, che implicano che figure di spicco sulla terraferma europea siano state informate che i Vichinghi erano sbarcati dopo aver attraversato l’Atlantico».