Geotermia e biodiversità nel Parco delle Biancane: scoperte nuove specie, molte protette

Termine: «Uno studio utile dal punto di vista scientifico e della promozione. La soddisfazione è doppia poiché il lavoro è stato realizzato da un’azienda del territorio»

[28 Marzo 2023]

Il progetto “Biota Biancane”, i cui risultati sono stati presentati ieri a Monterotondo Marittimo, ha portato alla luce uno scrigno di biodiversità finora in ignota all’interno di un territorio simbolo per la geotermia toscana, quello del Parco delle Biancane.

«Questo studio – argomenta il sindaco di Monterotondo Marittimo, Giacomo Termine – ha fatto emergere una ricchezza straordinaria di specie sino ad oggi non rilevate nel nostro Parco, tra le quali alcune specie rare e protette. È quindi uno studio utile dal punto di vista scientifico e della promozione. La soddisfazione è doppia poiché il lavoro è stato realizzato da un’azienda del territorio».

Il progetto è stato infatti realizzato da TerraData environmetrics – una spin-off dell’Università di Siena, con sede a Monterotondo Marittimo –, col finanziamento dei Comuni di Monterotondo Marittimo e Castelnuovo Val di Cecina, insieme alla collaborazione del Parco nazionale delle Colline metallifere.

Come spiegano i ricercatori di TerraData Luisa Frati e Giorgio Brunialti, «se prima erano state segnalate all’interno del parco circa 80 specie di piante, i nuovi campionamenti ci hanno consentito di rilevare ben 109 specie vegetali in più, di cui 25 sono protette. Lo studio si è rivolto anche ai licheni che crescono sul tronco degli alberi individuando 83 specie fra le quali 33 rare e addirittura una specie che non era mai stata segnalata in Toscana prima di questo studio. Fra gli animali abbiamo individuato 39 specie diverse di uccelli di cui 3 specie protette. E poi 9 specie di rettili, 7 in più di quelli segnalati da precedenti studi e 3 specie in più di anfibi. Anche tra i mammiferi grazie a questo monitoraggio abbiamo individuato 12 specie tra le quali due sono protette».