Azzurro: «L’arrivo di questa specie aliena fa parte di una cronaca annunciata»
Cnr, c’è un nuovo alieno nei mari italiani: il tordo con la basetta
Entrato nel Mediterraneo dal Canale di Suez, è stato individuato per la prima volta al largo alle isole Pelagie
[15 Settembre 2023]
In Italia ci sono oltre 3mila specie aliene – ovvero quelle introdotte (volontariamente o meno) dall’uomo al di fuori del loro areale originario –, e da oggi grazie ai ricercatori del Cnr sappiamo che ne ospita una di più: il tordo con le basette (Pteragogus trispilus).
Si tratta di un piccolo pesce con abitudini costiere, entrato nel Mediterraneo dal Mar Rosso attraverso il Canale di Suez, da dove ha iniziato la sua avanzata.
La specie è stata avvistata per la prima volta nel 1991 lungo le coste israeliane e ha rapidamente colonizzato tutti i paesi del Mediterraneo orientale stabilendo popolazioni permanenti in Libano, Siria, Turchia, Cipro, Grecia Egitto e Libia.
Lo scorso anno la specie era stata segnalata a Malta e oggi, i ricercatori dell’Istituto per le risorse biologiche e le biotecnologie marine del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Irbim) di Ancona hanno reso pubblico un video che dimostra, per la prima volta, la presenza di questa specie in acque Italiane.
Il video, realizzato dai subacquei di ‘Sailing Bubbles’, un charter che opera nello stretto di Sicilia, è stato girato a 7 metri di profondità presso le isole Pelagie e mostra chiaramente la specie nuotare tra le foglie di una prateria di posidonia.
«L’arrivo di questa specie aliena fa parte di una cronaca annunciata – spiega Ernesto Azzurro, dirigente di ricerca del Cnr-Irbim di Ancona – Abbiamo infatti osservato la sua progressiva espansione nel Mediterraneo. Era già arrivato nello stretto di Sicilia e ora tocca alle nostre coste. Come altri labridi, il tordo con la basetta è una specie carnivora, ma gli impatti di questa invasione sono ancora poco conosciuti. Di fatto, considerate le sue modeste dimensioni, le prede sono costituite da piccoli animali come gasteropodi, foraminiferi e minuscoli crostacei».
Come dimostra da ultimo il caso del granchio blu in Italia, l’arrivo di specie aliene può provocare ampi danni sia all’ecosistema locale, sia all’indotto economico che alimenta; a livello globale, l’Ipbes stima infatti che le specie aliene siano implicate nel 60% delle estinzioni di animali e piante, e che provochino danni economici per 423 mld di dollari l’anno.