Antartide: il distacco dell’iceberg gigante dalla piattaforma Brunt è stato registrato dai sismografi italo-argentini

Salva la colonia di pinguini imperatore che si temeva fossero a rischio

[26 Gennaio 2023]

La rottura dell’enorme iceberg (1.550 km2) che si è staccato dalla Piattaforma di ghiaccio di Brunt in Antartide, resa nota il 22 gennaio dal British Antarctic Survey (BAS),  è stata misurata anche dagli strumenti della stazione BELA della Rete Sismografica Antartica Italo-Argentina (Antarctic Seismographic Argentinean Italian Network – ASAIN) gestita dall’Istituto nazionale di oceanografia e di geofisica sperimentale (Ogs) in collaborazione con la Direccion Nacional del Antartico (DNA)/Istituto Antartico Argentino (IAA) nell’ambito del Programma Nazionale di Ricerca in Antartide (Pnra).

Il sismologo Milton Percy Plasencia Linares dell’OGS, attualmente impegnato nella 38esima campagna del Programma nazionale di ricerche in Antartide (Pnra) finanziato dal Ministero dell’università e ricerca e gestito Enea per la pianificazione logistica e dal Cnr per la programmazione scientifica, spiega che «I segnali sismici determinati della rottura della Piattaforma  di Brunt, avvenuta a circa 400 chilometri di distanza dalla stazione BELA, sono stati registrati a partire dalle ore 12 UTC e sono continuati fino alle 16 UTC». Fausto Ferraccioli, direttore della Sezione di Geofisica dell’Ogs ed esperto nell’esplorazione geofisica  delle calotte polari, aggiunge: «“Come riportato dai glaciologi del British Antarctic Survey che da anni monitorano la dinamica  della piattaforma di ghiaccio Brunt, il distacco fa parte del comportamento naturale della piattaforma».

Erano state espresse preoccupazioni sul fatto che un’importante colonia di pinguini imperatore (Aptenodytes forsteri)  vicina alla gigantesca crepa potesse essere stata colpita dall’evento di distacco. I pinguini imperatore  si riproducono sul ghiaccio marino attaccato alla costa, il cosiddetto “ghiaccio veloce”. Ma una nuova immagine del satellite Sentinel-2 mostra chiaramente che le macchie degli escrementi degli uccelli, o guano, si trovano su una piattaforma di ghiaccio che è rimasta intatta.

Dal 1995, la rete opera in Antartide è costituita da 7 stazioni a banda larga collegate in tempo reale via satellite con l’Ogs e l’IAA, e distribuisce dati in tempo reale alle principali infrastrutture: IRIS (Incorporated Research Institutions for Seismology), ORFEUS (Observatories and Research Facilities for European Seismology) e GEOFON (GEOFOrschungsNetz). La rete opera in Antartide dal 1995 ed è costituita da 7 stazioni a banda larga collegate in tempo reale via satellite con l’Ogs e l’IAA, e distribuisce dati in tempo reale a IRIS (Incorporated Research Institutions for Seismology), ORFEUS (Observatories and Research Facilities for European Seismology) e GEOFON (GEOFOrschungsNetz).

Plasencia Linares conclude: «La rete è uno strumento fondamentale per gli studi sulla sismicità regionale e sulle sorgenti sismiche attive nell’area e per ricerche sulla struttura litosferica del Mare di Scozia. Inoltre, migliora le capacità di rilevamento delle reti sismiche mondiali. La vicinanza delle stazioni sismiche al continente antartico e il loro funzionamento continuativo nel lungo periodo la rendono un osservatorio privilegiato dei crio-sismi, ovvero la sismicità che deriva da processi di rottura nel ghiaccio, lungo la Penisola Antartica».