A Livorno un Istituto di ricerca e formazione sull’economia del mare?

[14 Maggio 2019]

Livorno nasce come sbocco sul mare, e al mare è ancora oggi legata ampia parte delle sue chance di sviluppo: secondo gli ultimi dati forniti dalla Ccia Maremma e Tirreno nell’area che va da Livorno a Grosseto la blue economy vale circa 4 miliardi di euro di valore aggiunto, potendo contare su 6.277 imprese ed oltre 28.600 addetti. La leva giusta per uno sviluppo sostenibile del comparto è oggi quella dell’innovazione, e sembra andare in tal senso la proposta arrivata dal viceministro dell’Istruzione Lorenzo Fioramonti (M5S), invitato ieri in città dall’amministrazione penta stellata: il viceministro ha infatti invitato il Comune e il mondo scientifico e accademico livornese a presentare al Miur un progetto organico per creare in città un Istituto di ricerca e formazione, legato all’economia del mare.

L’appuntamento di ieri è stata l’occasione per l’amministrazione di presentare al numero due del Miur l’attuale offerta formativa e scientifica della città, che spazia dall’Istituto Mascagni al polo della Logistica di Villa Letizia all’Accademia navale, fino a ricomprendere i centri di ricerca e l’incubatore di imprese presenti allo Scoglio della Regina e alla Dogana d’acqua.

All’incontro hanno preso parte, oltre al sindaco e all’assessore comunale alla Formazione, anche il professor Dini, direttore del centro di servizi del Polo universitario dei sistemi logistici di Villa Letizia, i rappresentanti della scuola superiore Sant’Anna di Pisa, dell’Istituto Sant’Anna, del LaMMa, del Consorzio interuniversitario di biologia marina, dell’Ispra, del Cnr, dell’Istituto Mascagni, dell’ITI Galilei, insieme all’ammiraglio comandante dell’Accademia navale, Pier Paolo Ribuffo e al titolare della nuova startup che si è insediata recentemente presso la Dogana d’Acqua.

Sindaco e viceministro si sono trovati concordi sulla necessità, per una città come Livorno che non ha una sua università, di mettere assieme il mondo della ricerca, quello della formazione e quello dei servizi alle imprese, creando un sistema integrato tra che abbia come base le realtà già presenti sul territorio ma che possa essere rafforzato con l’innesto di nuovi corsi di laurea e nuovi laboratori.

Non un nuovo contenitore comune, ma un insieme di realtà diverse al lavoro su progetti comuni. L’idea è quella di costruire a Livorno un polo di riferimento a livello nazionale per l’economia del mare: un ottimo spunto che abbisogna però di investimenti e progettualità, che andranno ricercati nel corso dei prossimi mesi se dall’annuncio si vorrà passare alla fase di concretizzazione.