Fp Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Fiadel sospendono la vertenza

Servizi ambientali, revocato lo sciopero del 13 dicembre: passi avanti per il rinnovo contrattuale

Utilitalia: «L’intesa raggiunta con i sindacati rappresenta un primo, importante passo verso l’elaborazione di un contratto unico di filiera che includa anche le attività di smaltimento, riciclo e recupero»

[10 Dicembre 2021]

I sindacati Fp Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Fiadel e le associazioni datoriali del settore dei servizi ambientali (Utilitalia, Fise Assoambiente, Cisambiente e le Centrali cooperative) hanno sottoscritto ieri un accordo che regola il rinnovo contrattuale in tre distinte fasi: lo sciopero annunciato dai lavoratori del settore per lunedì 13 dicembre è dunque revocato, e la vertenza contrattuale momentaneamente sospesa.

Nella prima delle tre fasi, conclusa ieri, si chiude «il periodo contrattuale luglio 2019-dicembre 2021 che sancisce un recupero salariale di 500 euro ‘una tantum’ parametrati sul livello 4B, da corrispondersi nei mesi di gennaio e aprile 2022. Inoltre – dettagliano i sindacati – vengono regolati alcuni aspetti normativi importanti, come ad esempio tutte le norme su salute e sicurezza sul lavoro e sulla formazione. Nella seconda fase, da concludersi entro il 15 febbraio 2022, si dovranno regolamentare altri aspetti normativi e lo sviluppo del minimo contrattuale in incremento sui minimi tabellari per il periodo 2022- 2024. Nella terza fase, da concludersi entro ottobre 2022, si dovrà armonizzare la classificazione del personale, anche relativa ai lavoratori degli impianti, e la nuova disciplina sul passaggio di gestione».

Un’intesa che, complessivamente, rappresenta «un primo, importante passo verso l’elaborazione di un contratto unico di filiera che includa anche le attività di smaltimento, riciclo e recupero», commenta la presidente di Utilitalia Michaela Castelli.

«Utilitalia – conclude Castelli – è pronta a impegnarsi per il raggiungimento degli obiettivi sottoscritti, e auspica un clima cooperativo in particolare nelle grandi aree urbane e in quelle del Mezzogiorno, dove sono in corso processi di ristrutturazione indispensabili per migliorare la qualità del servizio ambientale con costi sostenibili per le comunità servite. L’adozione di un sistema di relazioni industriali cooperativo, accanto ad un innalzamento dei livelli di garanzia del servizio per i cittadini, restano obiettivi primari nella prosecuzione del negoziato».