La rivincita dei tappi

[15 Aprile 2014]

Quante volte abbiamo sentito parlare o partecipato direttamente alla raccolta differenziata di tappi di plastica lanciata da qualche associazione benefica, restando magari col dubbio che poi alla fine questi rifiuti venissero veramente avviati al riciclo o comunque incerti sulla loro destinazione finale. Il progetto Amico dell’Ambiente, partito da Padova e ora diffuso su tutto il territorio nazionale, è riuscito nel 2013 a raccogliere 200 tonnellate di tappi e avviarli davvero al riciclo, come hanno spiegato a greenreport.it.

Il nostro primo dubbio riguardava chi veramente pagasse per i tappi raccolti. E ci è stato risposto che a farlo è la Imball Nors, che è la stessa azienda che raccoglie i tappi. A nostra precisa domanda è stato anche spiegato che la filiera è corta, in quanto il processo industriale del riciclo dei tappi avviene alla Plastic Nord che trasforma i tappi in cassette che vengono vendute nei settori ortofrutticolo e ittico. Da 200 tonnellate di tappi di plastica, nel 2013, sono state stampate 1 milione di casettine (nella foto) che la maggior parte delle qualei sono state vendute nel Triveneto.

L’iniziativa nasce come mezzo di sensibilizzazione ed educazione sui temi del riciclo, e promuove la raccolta di tappi in plastica. Un valido aiuto all’ambiente, alle associazioni e alle scuole che aderiscono. La plastica raccolta, infatti, è ripagata a peso ai partecipanti ad Amico dell’Ambiente: in questo modo possono auto sostenersi economicamente e finanziare progetti e iniziative..

Amico dell’Ambiente può contare oggi su una rete di associazioni aderenti che spaziano in cinque regioni: Veneto, Sardegna, Lombardia, Lazio ed Emilia Romagna. Solo per ciò che riguarda la raccolta dei tappi di bottiglia, gli oltre 2000 quintali di tappi raccolti nel 2013 corrispondono a quasi 130 milioni di unità, una quantità che può riempire un treno con 45 vagoni e che ha dato la possibilità di finanziare con circa 35000 € le associazioni e le scuole partecipanti. Un servizio che continua a crescere: solo nel mese di gennaio 2014 sono stati raccolti 21.621 kg.

L’anima del progetto, Giovanni Giantin, commenta: «Veder crescere giorno per giorno l’attenzione da parte di scuole e associazioni verso i temi del recupero e del riciclo è una conferma che con piccoli gesti quotidiani si può fare molto per l’ambiente che ci circonda. Ogni settimana ospitiamo scolaresche in visita agli stabilimenti, dove raccogliamo e lavoriamo la plastica: la loro curiosità e meraviglia nel conoscere il percorso che compie un tappo di plastica è l’indice che si sta rafforzando la consapevolezza del recupero e del riciclo della plastica. Già per la prima parte del 2014 abbiamo oltre 20 scuole che hanno prenotato una visita guidata. E la cosa più sorprendente è stata che anche una scuola dell’infanzia, con bambini di cinque anni, ha richiesto di poter conoscere dal vivo il viaggio di un piccolo tappo di plastica».

Va detto che Progetto Amico è una delle molte raccolte di tappi per fortuna funzionanti in Italia, per esempio in Toscana questo tipo di iniziative fanno più o meno tutte capo a Galletti di Livorno. Per completezza di informazione ricordiamo inoltre che se i tappi vengono raccolti normalmente, ovvero nella raccolta differenziata avvitati alle bottiglie schiacciate, il riciclo avviene lo stesso perché quando il materiale va a triturazione i due polimeri vengono separati. La raccolta dei tappi, quindi, non sarebbe necessaria ambientalmente, ma è molto importante socialmente perché rappresenta uno stimolo educativo. L’importante è che la gente che raccoglie i tappi, poi non butti la bottiglia nell’indifferenziato. Un consiglio infine e una raccomandazione per le scuole, le parrocchie e i circoli culturali: prima di partire con la raccolta dei tappi, trovate una filiera il più vicino possibile consolidata come quella di Padova, perché il rischio è di dover poi fare la questua in cerca di qualcuno che se li prenda…