Piombino, per la bonifica di Città futura si riparte da zero: dal Comune ok al nuovo progetto

Bezzini: «Confidiamo di portare a termine i lavori nei prossimi tre anni». Intanto si attende il (nuovo) via libera da parte del ministero

[8 Marzo 2021]

A Piombino la Giunta comunale ha dato il via libera al nuovo progetto di bonifica per Città futura, un sito di circa 17 ettari – per metà adibiti per anni alla lavorazione delle scorie dei convertitori provenienti dalla acciaieria, mentre per l’altra metà è stata sede di capannoni e impianti – che ricade all’interno di un Sin da bonificare che conta 928,4 ha a terra e 2015 ha a mare. Il costo complessivo del progetto di bonifica del sito ammonta a 11 milioni e 652mila euro, spiegano dall’Amministrazione.

«Si tratta di una bonifica permanente che permetterà, poi, di restituire quell’area alla città: la stessa filosofia che abbiamo utilizzato nello stilare il Patto per Piombino, che mira anche a smantellare le zone ex siderurgiche per destinarle definitivamente ai cittadini», dichiara il sindaco Francesco Ferrari.

Anche quella di Città futura è una storia ormai antica, iniziata nel 1999, che oggi arriva all’ennesima svolta. L’area ammonta a quaranta ettari complessivi, di cui 17 circa di proprietà del Comune, acquistati dall’allora Sofimpar spa per una cifra di circa 10 miliardi di lire attraverso un finanziamento del Ministero dell’Ambiente,  ma le bonifiche attendono ancora. Eppure un progetto definitivo per quanto riguarda le aree pubbliche è già stato approvato dal Mattm da oltre un decennio, come confermano anche vecchi documenti del Comune dove si legge che «il progetto definitivo di bonifica delle aree di Città Futura è stato approvato dal MATTM nella Conferenza dei Servizi decisoria del 18/11/2010, concludendo un iter progettuale durato anni. L’intervento prevede il massimo recupero in sito dei materiali, previo trattamento “soil washing”, per un costo totale di 11,5 milioni di euro già a disposizione dell’AC a seguito dei due Decreti Direttoriali del 05/11/2008 e del 10/12/2008».

Non solo: come recentemente dichiarato dal gruppo consiliare Pd di Piombino «risorse per le bonifiche (5 milioni Poggio ai venti, 13,5 Città futura, 50 milioni messa in sicurezza falda area industriale e portuale) sono incluse negli accordi 2013-2014», ma la messa a terra ancora latita. Adesso il nuovo tentativo del Comune riparte dal via, in attesa dell’ok ministeriale.

«Si tratta di  lavoro complesso, lungo, dispendioso sia in termini di energie per il Comune sia di risorse economiche ma che era atteso da troppo tempo – commenta Carla Bezzini, assessore all’Ambiente – Dopo Poggio ai Venti, questo è il secondo passo importante nel mantenere gli impegni assunti con la città sulle bonifiche di nostra competenza. Confidiamo di portare a termine i lavori nei prossimi tre anni e di concludere finalmente una vicenda ventennale, affollata di infiniti passaggi, contraddizioni, inadempienze e ritardi intollerabili».

Dall’Amministrazione comunale concludono affermando che questa «è la seconda variante al progetto definitivo approvata in linea tecnica dalla Giunta, sarà inviata al ministero dell’Ambiente (nel mentre divenuto ministero della Transizione ecologica, ndr), competente in tema di bonifiche all’interno del Sin, che provvederà alla valutazione necessaria per l’approvazione con eventuali prescrizioni: acquisite le prescrizioni meritevoli, si passerà alla definizione del progetto esecutivo».

L. A.