Un intervento da 8mila euro

Discariche di Poggio ai venti, il Comune affida il monitoraggio inquinamento alla Costag

Bezzini:« Grazie a quest’azione sapremo quali sono i livelli di emissione di sostanze inquinanti anche e soprattutto delle acque di falda»

[17 Febbraio 2021]

Il Comune di Piombino ha affidato alla Costag – azienda specializzata nei settori della topografia, cartografia e geologia tecnica con una sede operativa a Scarlino – l’incarico per il monitoraggio dei livelli di inquinamento nelle due discariche esaurite di Poggio ai venti. L’intervento avrà un costo complessivo di circa 8mila euro, come dichiarano dall’Amministrazione.

All’interno dell’iter per la messa in sicurezza del sito saranno prelevati dei campioni sia dai cinque piezometri posizionati sopra le discariche, ovvero la rete di monitoraggio propria dell’impianto, sia dai nove pozzi collocati in aree private attigue.

«Quest’azione – spiega Carla Bezzini, assessore all’Ambiente – risponde a due esigenze: da un lato ottemperare a una prescrizione del ministero dell’Ambiente, risalente al 2013 e mai rispettata, che prevedeva un monitoraggio semestrale del sito; dall’altro aggiornare il quadro conoscitivo sui livelli di inquinamento delle due discariche, fattore indispensabile per la redazione del progetto di messa in sicurezza definitiva. Grazie a quest’azione sapremo quali sono i livelli di emissione di sostanze inquinanti anche e soprattutto delle acque di falda. Si tratta di un passaggio preliminare che ci porterà in pochi mesi all’affidamento della progettazione preliminare e definitiva, e poi della realizzazione dell’effettiva messa in sicurezza delle due discariche attesa ormai da decenni».

Le due discariche dismesse di Poggio ai venti (esaurite rispettivamente nel 1983 e nel 1997) rappresentano un’area di 15 ettari, dove le competenze sulla messa in sicurezza sono recentemente passate dalla Regione al Comune, e rientrano nell’ambito del ben più ampio Sin in attesa di bonifiche: dei 928,4 ha a terra e 2015 ha a mare, secondo gli ultimi dati comunicati dal ministero dell’Ambiente (risalenti a un anno fa) risulta bonificato il 49% dei terreni e il 4% della falda.