Disastro a Downing Street: la plastica monouso travolge Boris Johnson (VIDEO)

Wasteminster: uno spot di Greenpeace UK che parla anche all’Italia

[20 Maggio 2021]

Il nuovo spot “Wasteminster” di Greenpeace rilancia la denuncia sulla plastica europea spedita all’estero

Il Regno Unito è il secondo più grande produttore di rifiuti di plastica pro capite al mondo, dopo gli Usa e, come denuncia il recente il rapporto “Trashed: how the UK is still dumping plastic waste on the rest of the world” di Greenpeace UK, visto che i britannici producono così tanta plastica, il governo conservatore di Boris Johnson sta scaricando 1.800 tonnellate di rifiuti in plastica, ovvero 688.000 tonnellate all’anno in altri Paesi nel sud del mondo, primi fra tutti Turchia e Malaysia.

Ma è difficile capire la reale portata del problema della plastica, quindi Greenpeace UK ha chiesto ai talentuosi animatori de i Birthplace  e dei Park Village Studios di mostrare cosa succederebbe a scaricare anche solo una parte di quei rifiuti davanti a numero 10 di Downing Street.

Il video riporta le citazioni reali del primo ministro britannico Boris Johnson e dell’ex segretario all’ambiente Michael Gove sugli impegni del governo per ridurre la plastica, mentre la montagna di rifiuti che il governo dice di smaltire e ridurre arriva a travolgere Westminster, svelando la verità agli occhi dei cittadini.

Greenpeace UK evidenzia che «Il governo vuole essere visto come un leader nell’affrontare l’inquinamento da plastica, e ogni riga del film è una citazione reale di Boris Johnson e Michael Gove (brillantemente doppiata da Matt Forde e Jon Culshaw). E sebbene abbiano annunciato passi positivi ma molto piccoli per ridurre la produzione di plastica nel Regno Unito, devono intraprendere azioni adeguate per ridurre il nostro inquinamento da plastica e smetterla di scaricare i nostri rifiuti di plastica in altri Paesi».

Un problema che coinvolge anche l’Italia, come documenta proprio il recente rapporto, e Giuseppe Ungherese, responsabile campagna inquinamento di Greenpeace Italia, commenta: «Oltre al Regno Unito tante altre nazioni europee, inclusa l’Italia, continuano a inviare ingenti quantità di materie plastiche non riciclabili in Turchia e in altre nazioni del Sud del mondo non dotate di impianti adeguati per il trattamento e con norme ambientali non rigorose. Ciò genera impatti devastanti nei paesi di destinazione con gravi conseguenze ambientali e per le comunità locali. Questa è una delle tragiche conseguenze dell’enorme produzione di plastica monouso che soffoca i mari e il Pianeta. Le grandi multinazionali come Coca Cola, Nestlé e Pepsi continuano ad alimentare questa crisi e a fare enormi profitti, grazie soprattutto all’inazione dei governi. É il momento di dire basta alla plastica monouso».

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  • Wasteminster: un disastro a Downing Street