Riceviamo e pubblichiamo

A Piombino tutto tace su Rimateria, ma il problema resta

aSinistra: «Viene da chiedersi ancora se era davvero questa la situazione che ci auspicavamo come cittadinanza per la discarica»

[14 Marzo 2022]

Rimane ancora intangibile e preoccupante lo stato di quello che è stato l’argomento motore della campagna elettorale dell’attuale maggioranza, o meglio di ciò che fu per vincere l’elezioni, prima di tutti questi rimpasti di assessori e deleghe.

Come aSinistra anche ad inizio 2022 avevamo allarmato attraverso i nostri canali sulla situazione disperata di un’azienda ex partecipata, nel pieno di una procedura fallimentare: senza liquidità ne mezzi a disposizione per la gestione di una discarica che rischia sempre di più di essere un grandissimo problema senza possibilità di gestione.

Dove andremo a parare, riguardo a chi ci metterà le mani, non è dato sapere niente; tutto tace riguardo alla questione legale in corso ma i pochi lavoratori che rimangono devono fare giornalmente i conti con una discarica che sta per lo più spaccandosi e con una gestione del percolato che si limita al momento a non generare ulteriori danni.

La posizione di “grande assente” dal dibattito circa l’attualità della discarica da parte delle istituzioni comunali è per noi da sempre la dimostrazione di poca lungimiranza politica di un’amministrazione che ha perso l’occasione di continuare a ragionare come parte di un’azienda partecipata sul territorio. Proprio sul tema che ha movimentato maggiormente l’opinione pubblica.

I biogas prodotti dal lavoro della discarica che al momento bruciano senza essere impiegati attraverso la torcia di Rimateria sono la perfetta metafora di tutti gli sforzi prima fatti per accarezzare la pancia di tutti i movimenti – politicizzati in un senso o in un altro, chi più chi meno – legati alla salute ambientale della città prima, e poi lasciarli a consumarsi come fiamme inutili e di consumo, nel vuoto di un dibattito cittadino che ha totalmente abbandonato la questione non avendone più il controllo.

Perché è bene ripetere che la questione Rimateria non si potrà più affrontare da parte attiva, attraverso le istituzioni. Perché di quel capitolo rimane solo una vana fiamma che brucia nel deserto di questa città.
I vari mangiafuoco che hanno spirato propaganda su quelle lingue infiammate adesso sono lontani e muti, e non possono più controllarlo. Viene da chiedersi ancora se era davvero questa la situazione che ci auspicavamo come cittadinanza per la discarica.

di associazione A sinistra