Presentato il nuovo Programma sviluppo rurale della Toscana: in arrivo 961 milioni di euro

L’assessore Salvadori: «Psr operativo entro l'anno»

[4 Luglio 2014]

Oggi, dopo un lavoro di oltre un anno che ha coinvolto tutti i soggetti interessati, durante la riunione di “partenariato”, è stata presentata la bozza del nuovo Programma di Sviluppo Rurale 2014- 2020 (Psr).

L’assessore regionale all’agricoltura e foreste della Regione, Gianni Salvadori, presentando il documen to di 700 pagine ad na platea costituita da rappresentanti delle categorie economiche, degli enti locali, dei professionisti e del mondo dell’associazionismo, ha annunciato: «Invieremo a Bruxelles la bozza di Psr, saremo fra le prime Regioni contiamo di fare presto a concludere tutto l’iter in modo da garantire continuità fra la vecchia e la nuova programmazione. Prima della fine dell’anno intendiamo rendere operativo il nuovo programma di Sviluppo Rurale, per ottobre vorremmo avere pronti i primi bandi».

Il nuovo Psr, avrà una dotazione di 961 milioni di euro, 90 in più rispetto al vecchio programma. «Vuol dire – ha sottolineato Salvadori – che ogni anno ci saranno 15 milioni in più da spendere per le imprese toscane. Intendiamo puntare sulla competitività e investiremo su questo oltre il 50% delle risorse».

Oltre alla competitività, gli altri interventi principali riguarderanno i giovani e la necessità di investire nel ricambio generazionale: «Puntiamo a raddoppiare il numero di giovani che faranno impresa in agricoltura, oggi sono il 20% – ha detto l’assessore – e per questo saranno strategiche misure riguardanti il credito e la terra, che molti giovani non hanno a disposizione». E proprio per quanto riguarda il credito Salvadori ha sottolineato «La necessità di strumenti adatti alle imprese agricole, che hanno bisogni e caratteristiche diverse rispetto a quelle manifatturiere».

Poi l’assessore ha ricordato la creazione dell’Ente Terre di Toscana, con la “Banca della terra” che «E’ nata da circa un anno, è partita bene, ora intendiamo dare un’accelerazione forte in modo che possa rispondere con efficienza alle necessità. Dobbiamo recuperare alla produzione agricola circa 100 mila ettari di terra che in Toscana non viene più coltivata».

Salvadori ha anche evidenziato l’importanza dei progetti di filiera ed ha annunciato che la Regione vuiole dar vita a “progetti di filiera territoriale”, «Sopratutto nelle zone dove non c’è un prodotto di punta, ma ce ne sono diversi. Dobbiamo garantire reddito a tutti gli operatori della filiera e dobbiamo fare in modo che questa ricchezza resti in Toscana».

Ambiente e territorio sono gli altri pilastri del nuovo Programma di Sviluppo Rurale 2014- 2020, «Con il settore forestale come presidio per uscire dalla logica emergenziale nei confronti del dissesto idrogeologico e dei cambiamenti climatici, il miglioramento della qualità e la tracciabilità dei prodotti, con l’integrazione sempre maggiore della ricerca e dell’innovazione (Università e centri di ricerca in forte sinergia con il modo produttivo) e la semplificazione». Fra le priorità della Regione ci saranno la zootecnia, il settore degli ortaggi e la coltivazione dell’olivo. «Dobbiamo fare tutto questo – ha concluso Salvadori – perché vogliamo dare alle imprese le risposte che attendono e far sì che l’agricoltura toscana possa dare al meglio il suo contributo alla ripresa».