Sottoattraversamento alta velocità di Firenze, ecco i risultati dell’analisi costi-benefici

Il ministero dei Trasporti ha pubblicato il lavoro coordinato dal prof. Ponti, secondo il quale il progetto «risulta vantaggioso»

[5 Novembre 2019]

Come nel caso della Tav Torino-Lione, il Governo ha affidato al gruppo di lavoro coordinato dal professor Marco Ponti la redazione di un’analisi costi-benefici incentrata sul sottoattraversamento alta velocità di Firenze (noto anche come stazione Foster): commissionata e conclusa durante il mandato dell’ex ministro delle Infrastrutture, Danilo Toninelli (M5S), l’analisi è oggi interamente consultabile sulla pagine del ministero.

Oggetto dello studio è un’opera quasi interamente in sotterranea, costituita da un tunnel tra le stazioni Firenze Rifredi e Firenze Campo di Marte, una stazione interrata passante e varie opere complementari di collegamento. Come già argomentato in occasione della Tav Torino-Lione, un’analisi scientifica di questo tipo serve a chiarire i termini del problema, ma i risultati finali cambiano radicalmente a seconda della metodologia adottata; in questo caso l’analisi ha dato responso positivo.

«Il progetto di Sottoattraversamento AV di Firenze risulta vantaggioso perché – argomentano le conclusioni dell’analisi costi-benefici – nonostante i gravi aumenti di costo generalizzato che determinerà per i passeggeri verso Firenze e la Toscana, riduce il tempo di viaggio di una rilevante quantità di domanda sulle relazioni nord-sud (in particolare Triveneto – Sud). Anche l’aumento di offerta regionale e soprattutto metropolitana genera un importante beneficio […] La stazione circondaria e/o il people mover sono necessari per mitigare parzialmente l’effetto negativo sui viaggiatori toscani (che consisterà anche in una perdita netta di viaggiatori)».

Un giudizio che viene accolto positivamente in Regione Toscana, come argomenta l’assessore alle Infrastrutture Vincenzo Ceccarelli: «Il progetto di sottoattraversamento alta velocità di Firenze non solo è necessario, anzi, imprescindibile per risolvere il problema del nodo di Firenze e del sovrapporsi tra i flussi di traffico ferroviario regionale e ad alta velocità, ma risulta vantaggioso dall’analisi costi-benefici del ministero per le Infrastrutture. Interrompere la realizzazione di un’opera del genere, ad un tale stato di avanzamento lavori, sarebbe stato assurdo. Abbiamo perso ulteriore tempo per scoprire quello che già poteva essere dedotto dall’analisi dei dati ferroviari. Adesso l’auspicio è che si realizzi il progetto originario implementato dal parcheggio e dagli stalli per il trasporto su gomma, come stabilito alla fine del projet review fatto con il ministro Delrio, al fine di realizzare un centro di integrazione modale tra i più completi ed avanzati d’Europa. Infine, occorre, come abbiamo richiesto, mettere in programmazione il raddoppio della direttissima dal Valdarno per liberare definitivamente il nodo di Firenze. Ora che il ministero ha portato a termine il suo bilancio – conclude l’assessore – ci auguriamo che non si perda più nemmeno un minuto per la realizzazione di un’opera fondamentale per la Toscana e per l’Italia».