Recovery fund: per una vera mobilità elettrica bisogna reindirizzare 18,7 miliardi di euro del Pnrr

Per supportare lo sviluppo di una mobilità di merci e persone sempre più sostenibile, la decarbonizzazione e l’occupazione

[11 Gennaio 2021]

MOTUS-E, un’associazione costituita da 60 associati e partner tra costruttori di auto, utilities, fornitori di infrastrutture elettriche e di ricarica, filiera delle batterie, studi di consulenza, società di noleggio, università, associazioni ambientaliste e associazioni di consumatori, ha pubblicato il rapporto “La grande occasione per la mobilità a zero emissioni” (in allegato) che propone «una visione strategica, moderna e sostenibile, della mobilità, da raggiungere attraverso 15 misure per un totale di 18,7 miliardi da rimodulare all’interno dello schema del PNRR (Piano nazionale di ripresa e resilienza)». In sintesi si prevede, entro il 2026, il re-indirizzamento che riguarla la domanda( 10,93 miliardi di euro), le infrastrutture (3,27 miliardi) e l’offerta (4,51 miliardi).

Il documento propone 15 misure,  corredate di riferimenti normativi, calcoli e strumenti di rilevazione dell’avanzamento delle azioni e ritiene che «In questo modo potrà essere elevato il grado di accettazione del PNRR, essendo maggiormente congruente con i principi ispiratori e gli indirizzi della Commissione Europea».

Il Segretario Generale di MOTUS-E, Dino Marcozzi, spiega che «Le misure green dell’attuale piano, infatti risultano poco ambiziose ed efficaci dal punto di vista dei principi ispiratori del Next Generation EU. Con le nostre proposte, vogliamo cogliere l’opportunità offerta dalla mobilità elettrica e dare la giusta spinta al nostro Paese».

Per MOTUS-E, «La crescita della mobilità elettrica, ormai ineluttabile in tutti i principali mercati mondiali, è infatti un’opportunità che l’Italia non può permettersi di ignorare nel contesto del PNRR, pena la perdita di quote di mercato per le nostre industrie dell’automotive, inclusa la componentistica, del settore elettrico ed elettronico e dei servizi. Di pari passo, la crescita della produzione di energia da fonti rinnovabili, già prevista nel Piano Nazionale Energia e Clima (PNIEC), è indissolubilmente legata alla costante diffusione dei veicoli elettrici, che ne ottimizzano il consumo e possono garantire la flessibilità necessaria al sistema elettrico».
Le misure previste nel documento puntano al sostegno dell’economia reale e locale e MOTUS-E auspica  «Una rimodulazione della spesa che finanzi interventi diffusi sul territorio e che accresca le competenze di vari comparti industriali e dei loro lavoratori.
Un’imperdibile opportunità per tutti gli stakeholder coinvolti, che indirizzi il nostro Paese verso una mobilità sostenibile a tre dimensioni, ambientale, sociale ed economica».
Per questo, MOTUS-E e il suo Consiglio direttivo sollecitano un incontro con i ministri competenti per illustrare le proposte.