1.200 km di percorso ciclabile, dal confine con la Francia a Roma

Passi avanti per la Ciclovia Tirrenica, firmato il secondo protocollo d’intesa

Soddisfazione da Legambiente Toscana: «Un’opportunità imperdibile per le aree attraversate»

[10 Aprile 2019]

Quello del turismo a basso impatto ambientale è un tema particolarmente sentito sia a livello nazionale sia internazionale, che trova nella Ciclovia Tirrenica uno dei progetti più ambiziosi: si tratta infatti di un percorso ciclabile che, partendo dal confine con la Francia, si svilupperà lungo la costa ligure e tirrenica fino a raggiungere Roma, per un totale di circa 1.200 chilometri. Un traguardo cui oggi siamo un po’ più vicini: le regioni Toscana, Lazio e Liguria hanno infatti firmato con il ministero delle Infrastrutture il secondo protocollo d’intesa finalizzato alla realizzazione della Ciclovia.

Per Legambiente Toscana – da sempre promotrice dell’iniziativa – si tratta di un importante passo verso la realizzazione di una Ciclovia di interesse nazionale, perché sblocca risorse per la progettazione del tracciato, dando ulteriore slancio al completamento del progetto: «Il percorso toccherà 3 regioni e 11 province, andando a costituire una risorsa strategica per lo sviluppo dei territori attraversati, perché permetterà di promuovere il cicloturismo e, più in generale, la mobilità dolce».

Il cicloturismo, secondo i dati presentati recentemente da Legambiente durante il Bikesummit a Roma, rappresenta già oltre l’8% delle presenze turistiche in Italia. Se la Ciclovia sarà realizzata in modo funzionale, efficiente e con alti standard qualitativi, l’itinerario rappresenterà un’opportunità imperdibile per le aree attraversate, favorendo lo sviluppo di un turismo sostenibile e destagionalizzandone i flussi.

«Legambiente esprime soddisfazione per la firma del protocollo – commentano Fausto Ferruzza e Fabio Tognetti, rispettivamente presidente e responsabile Mobilità di Legambiente Toscana – Infatti, la nostra associazione ha collaborato fattivamente alla realizzazione del progetto, a partire da quando, nel 2013, elaborammo il primo studio sul tracciato della Ciclovia, allora intesa come un percorso di interesse puramente regionale. Da allora sono stati fatti importanti passi avanti, grazie soprattutto al clima di collaborazione molto positivo che si è creato con le amministrazioni regionali e locali coinvolte e con altre associazioni che hanno a cuore lo sviluppo della mobilità dolce e del cicloturismo. Proprio grazie a queste sinergie è stato infatti possibile inserire la Ciclovia Tirrenica tra i 10 percorsi ciclabili di interesse nazionale».