Nell’ultimo anno passeggeri in forte crescita per i porti dell’Alto Tirreno, stabili le merci

Guerrieri: «La ridefinizione delle catene globali del valore potrebbe aprire nuove opportunità di sviluppo per quei porti che sapranno adattarsi alle nuove dinamiche»

[21 Febbraio 2023]

I numeri registrati nell’anno appena trascorso ufficializzano la buona capacità di resilienza del sistema portuale del Mar Tirreno settentrionale, mostrando una performance in forte crescita sotto il profilo dei passeggeri e una sostanziale tenuta per il traffico merci, dove incidono pesantemente la guerra in Ucraina e la difficile situazione economica.

«I numeri registrati nel 2022 rispecchiano pienamente le conseguenze della fase attuale e pregressa – spiega il presidente dell’Autorità di sistema portuale (Adsp), Luciano Guerrieri – In questi anni i porti del Sistema hanno dovuto affrontare una crisi umanitaria senza precedenti e oggi si trovano a dover fare i conti con una situazione economica generale difficile, caratterizzata dall’incremento dei costi energetici e di trasporto e dalle incertezze di uno scenario caratterizzato da un tasso di inflazione elevato».

I dati sui traffici passeggeri certificano meglio di altri la sostanziale uscita dei porti di competenza dell’Adsp dal biennio della crisi pandemica. La somma dei volumi movimentati registra infatti +20,5% rispetto al 2021, con numeri prossimi alle 10 milioni di unità, di cui 2.811.322 di passeggeri ferry nel solo porto di Livorno (+26,3%), per non parlare del mercato crocieristico (+691% sull’anno precedente a quota 468mila passeggeri, di cui 437mila nel solo scalo labronico).

I dati registrano la sostanziale tenuta per il settore delle merci che, globalmente, chiude il 2022 con 39.118.620 tonnellate (circa 32 milioni nel porto di Livorno) e una flessione del 5,3% sull’anno precedente. I numeri del 2022 registrano comunque una lieve ripresa del traffico delle auto nuove: a Livorno sono stati movimentati 491.159 veicoli, il 5,1% in più rispetto ai 463.338 mezzi dell’anno passato. Crescita a doppia cifra invece per i prodotti forestali, che hanno registrato un nuovo record di merce sbarcata/imbarcata nello scalo labronico, confermando il trend di crescita positiva nonostante la crisi pandemica. Il traffico ha chiuso l’anno con un aumento del 19,2% sul 2021, a 2.131.105 tonnellate di merce.

«La ridefinizione delle catene globali del valore, l’accorciamento della supply chain e il progressivo riavvicinamento della produzione nel Vecchio continente o in altre aree, potrebbe aprire nuove opportunità di sviluppo – chiosa Guerrieri – per quei porti che sapranno adattarsi alle nuove dinamiche: per questo lavoreremo con ancora maggiore convinzione per rendere più attrattivo il nostro sistema portuale, puntando non soltanto sul potenziamento dell’offerta infrastrutturale ma anche sullo sviluppo della Zls e degli assi di collegamento intermodale».