Mobilità a emissioni zero in Toscana: bene Firenze, mediocri o male gli altri capoluoghi di provincia

Firenze quarta tra i capoluoghi di Regione e quinta in assoluto, grazie anche alla tramvia. Massa in fondo alla classifica

[23 Giugno 2020]

Firenze è quarta in classifica (quinta in assoluto) – dietro Milano, Bologna e Torino – tra i capoluoghi di Regione nel rapporto Città MEZ  di Legambiente sulla mobilità a emissioni zero con punteggi che sono del 27% per l’accessibilità, del 34% per e Zero emissioni e di 5 su 5 per le politiche.

Per trovare un altro capoluogo di provincia toscano bisogna scendere al 23esimo posto di Pisa. Arezzo è 40esima; Pistoia 48esima;  Lucca 50esima, Livorno 57esima; Prato 58esima; Grosseto 63esima;Siena 67esima; Massa 77esima su 80

Ancora grazie al grande lavoro di Legambiente e alla collaborazione con MOTUS-E, anche quest’anno  il rapporto Città MEZ  ha raccolto, nel capitolo “Elettrostorie”, «alcuni esempi virtuosi di sviluppo e innovazione che stanno attraversando il nostro Paese, spaziando dallo sviluppo di un turismo elettrico, anche su acqua ai programmi di elettrificazione delle flotte di Trasporto Pubblico Locale. Dunque, a fianco di sacche di immobilismo (spesso di sola origine burocratica) c’è una Italia che segue la transizione tecnologica e, come diceva Ford, diventa progresso solo se resa disponibile per tutti».

Tra queste storie di successo c’è ancora Firenze: «La T1, la nuova tranvia di Firenze compie oggi appena 10 anni. Pochi per una linea ferroviaria, ancor meno per una città, ma sufficienti per vedere il cambiamento negli stili di mobilità degli abitanti e nella vita urbana: 142 milioni di passeggeri trasportati e tanti km percorsi quanti ne occorrono per compiere 300 volte il giro del mondo. 25 milioni di passeggeri l’anno scorso. Nel 2019 Firenze ha iniziato il raddoppio con la T2, la nuova tranvia dall’aeroporto alla stazione: 400 mila passeggeri a gennaio, un milione al mese a dicembre. Poi il lockdown. Che ha fermato anche lo sviluppo delle altre 3 linee di tram i cui cantieri avrebbero dovuto aprire proprio ad aprile 2020. E allora? Il rinvio di qualche mese dovrebbe essere compensato dall’accelerazione dei progetti per il lancio di nuovi servizi di sharing mobility elettrici: scooter elettrici (candidatura di Mimoto, il servizio già attivo a Milano, Torino e Genova) e monopattini per tutto il centro storico. L’idea nuova sulla quale si sta lavorando: le fermate delle tranvie, non solo quelle terminali, come luoghi in cui si concentreranno prelievi e rilasci dei servizi di sharing mobility, come nuovi hub di mobilità sostenibile urbane».

«Firenze si conferma la città leader della Toscana nella smart mobility – commentano Fabio Tognetti, responsabile mobilità di Legambiente Toscana e Lorenzo Cecchi, presidente di Legambiente Firenze – questa performance, però, non può farci dimenticare che molti altri nostri capoluoghi sono indietro in questo settore. La mobilità a emissioni zero diventerà infatti nel prossimo decennio uno degli assi strategici di riferimento per ridurre le pressioni sulla matrice aria e quindi per migliorare la qualità della vita nelle nostre città».