La bici ridisegna il futuro e piace molto agli italiani

Per l’88% degli Italiani la bici svolge un ruolo chiave nella riduzione delle emissioni di Co2

[27 Maggio 2022]

In occasione della Giornata mondiale della Bicicletta che si celebra il 3 giugno, istituita nel 2018 dall’Onu per far conoscere i benefici sociali derivanti dall’uso della bicicletta come mezzo di trasporto e per il tempo libero, FIAB-Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta lancia la campagna “La BICI ridisegna il FUTURO”, ispirata direttamente al messaggio “How will the bicycle shape our future?” dell’ECF-European Cyclists’ Federation, la Federazione europea delle associazioni dei ciclisti di cui FIAB è tra i fondatori e unico membro per l’Italia.

Presentando la campagna, il presidente FIAB, Alessandro Tursi, ha evidenziato che «Il mondo sta cambiando e la dipendenza dai combustibili fossili sta causando enormi danni al pianeta, al clima globale, così come alla nostra pace e sicurezza. Tutti, semplici cittadini e decisori politici, siamo chiamati a scelte consapevoli: la bicicletta è una soluzione climatica, energetica, sociale e urbanistica fondamentale, e come tale deve diventare una priorità. Il nostro messaggio per il 3 giugno intente quindi essere un esplicito invito a pedalare insieme verso un futuro più sicuro, più sano e più sostenibile».

La FIAB ricorda che «Gli ultimi due anni hanno contribuito a una nuova presa di coscienza sull’importanza e sulle opportunità offerte dalla bicicletta: sempre più persone usano le due ruote nelle nostre città tutti i giorni e nuove risorse finanziarie sono state stanziate per la mobilità ciclistica, mentre altre si auspica possano arrivare. Intanto, la rapida diffusione dell’e-bike che ha ampliato enormemente la platea di utenti e l’avvento delle cargo-bike per le consegne in città rappresentano già il cambiamento in atto. La bici è dunque davvero destinata, oggi più che mai, a ridisegnare il futuro: delle città e territori, affinché siano più salubri e con più spazi per le persone; del modello energetico, che deve lasciarsi alle spalle l’era delle fonti fossili e delle relative tensioni geopolitiche e belliche; e anche il futuro della convivenza su questo pianeta, che dovrà essere di pace tanto tra gli stati quanto tra le persone che condividono gli spazi urbani».

Convinzioni corroborate dai risultati di un nuovo sondaggio Ipsos – condotto in 28 Paesi, tra cui l’Italia – sulle  opinioni dei cittadini in merito all’utilizzo della bicicletta. Ipsos evidenzia che «L’indagine rileva un consenso internazionale sul ruolo chiave che le bici svolgono per ridurre le emissioni di carbonio e, più in generale, il traffico. Non solo, in tutti i mercati esaminati la bicicletta riscuote consensi da parte della cittadinanza e si registra anche un ampio sostegno per dare loro la priorità nei nuovi progetti infrastrutturali».

In Italia, il 57% degli intervistati afferma di saper andare in bicicletta e il 49% di possederne una da poter utilizzare personalmente per i propri spostamenti. Il 26% afferma di utilizzare la bicicletta per fare attività fisica e soltanto il 10% per raggiungere il proprio posto di lavoro o studio. Infine, l’8% afferma di utilizzare i sistemi pubblici di condivisione delle biciclette (bike sharing). Bisogna, tuttavia, sottolineare che soltanto il 6% degli italiani non ha accesso a un’automobile da poter usare (la percentuale più bassa tra tutti i 28 Paesi esaminati).

In linea generale, è il 37% degli italiani che va in bicicletta almeno una volta alla settimana quota che si riduce al 13% tra quanti dichiarano di utilizzare la bici come mezzo di trasporto principale per un tragitto di 2 chilometri; preceduta dalla camminata a piedi (42%) e dall’utilizzo della propria automobile (29%).

La bici riduce le emissioni di CO2, ma per molti italiani i ciclisti rappresentano un pericolo

La maggioranza degli italiani (88%) ritiene che l’uso della bicicletta svolga un ruolo importante nella riduzione delle emissioni di anidride carbonica e nella riduzione del traffico (85%). Tuttavia, oltre la metà (62%) ritiene che andare in bicicletta nella propria zona abitativa sia troppo pericoloso. La prevalenza dell’uso della bicicletta per fare commissioni o per spostarsi è maggiore nei Paesi in cui è maggiormente percepita come un mezzo di trasporto sicuro (ad esempio in Cina, Giappone e nei Paesi Bassi).

Il 57% degli italiani considera la bicicletta una tendenza urbana e nonostante l’alta percentuale -più di 1 intervistato su due- la percentuale di accordo è tra le più basse dei 28 Paesi esaminati: occupa la venticinquesima posizione, dopo Corea del Sud (56%), Giappone (47%) e Ungheria (41%).

Nei 28 Paesi considerati nel sondaggio d’opinione Ipsos, gli italiani sono tra i cittadini maggiormente d’accordo con il fatto che i ciclisti spesso non rispettano le regole del Codice della strada e, quindi, possono rappresentare un pericolo per pedoni e automobilisti. In particolare:  il 76% degli intervistati ritiene che i ciclisti della propria zona spesso non rispettino le regole del traffico (percentuale più alta tra tutti i 28 Paesi esaminati e superiore di 12 punti alla media internazionale). Il 70% degli intervistati sostiene che i ciclisti rappresentano un pericolo tanto per i pedoni quanto per le automobili o moto/motorini (soltanto in Giappone si registra una percentuale più alta pari all’82% e un distacco di 11 punti con la media internazionale del 59%). Il 68% degli intervistati ritiene che i ciclisti rappresentino un pericolo per gli automobilisti (soltanto in Giappone e Corea del Sud si registrano percentuale più alta -rispettivamente 82% e 69%- e un distacco di 13 punti con la media internazionale del 55%).

Il 43% degli italiani considera l’infrastruttura ciclistica (ad esempio: piste ciclabili dedicate) della propria zona eccellente. Invece, una solida maggioranza di cittadini (71%) è d’accordo sul fatto che i nuovi progetti di infrastrutture stradali nella propria area dovrebbero dare priorità alle biciclette rispetto alle automobili.

Inoltre, nella maggior parte dei mercati esaminati, la bici gode di un livello di favore più elevato rispetto a tutte le altre forme di trasporto. In Italia, la bicicletta riscuote l’81% dei consensi e la bici elettrica il 77%. A seguire si posizionano: l’automobile (68%), moto/motorini (60%), monopattino (39%) e camion (34%).