Ellen ora collega stabilmente due isole danesi su una rotta di 40 Km, senza emettere CO2

Danimarca, il traghetto elettrico più grande del mondo supera il collaudo (VIDEO)

Alimentato con il surplus della produzione eolica dell’isola di Ærø. Più economico e performante dei traghetti convenzionali

[24 Giugno 2020]

Dopo 10 mesi la Ellen, il più grande traghetto completamente elettrico del mondo, ha completato il collaudo e ora collega stabilmente le due isole danesi di Ærø e Fynshav nel Mar Baltico.

Il traghetto, lungo 60 metri e finanziato dall’Unione europea attraverso Horizon 2020, ha confermato che le navi a batteria faranno risparmiare agli armatori molto denaro rispetto ai traghetti tradizionali a diesel.

La Ellen è un traghetto esclusivamente elettrico che funziona grazie a batterie che sprigionano una potenza di 4,3 megawatt e che naviga lungo una rotta di 40 km andata e ritorno. Euractiv spiega che «Caricabatterie ad alte prestazioni assicurano tempi di attesa minimi per i passeggeri tra un viaggio e l’altro. Dopo quasi un anno di servizio, gli operatori del traghetto elettrico hanno appurato che l’intero sistema ha un’efficienza energetica dell’85%, quasi il doppio rispetto alle imbarcazioni diesel. Questo successo ha un impatto diretto sul costo di gestione della nave».

In un comunicato il team del progetto E-ferry – Ellen sottolinea che «L’elettrico puro è semplicemente la soluzione più economica al momento. Sebbene i costi iniziali siano ancora elevati, i costi operativi sono molto più bassi». Il traghetto elettrico, che costa poco più di 15 milioni di euro, raggiungerà la parità finanziaria con un traghetto diesel del tipo più vecchio al quarto anno di servizio e al quinto anno con uno di nuova generazione.

Il team di Ellen spiega ancora che «A seconda delle condizioni, tecniche e normative, che si applicano alla rotta, un traghetto elettrico sarà l’opzione più economica dopo un massimo di 8 anni. SI possono ottenere risparmi significativi, dato che i traghetti hanno solitamente una durata di 30 anni». E in Italia, aggiungiamo noi, soprattutto sulle rotte per le isole, viaggiano traghetti che a 30 anni erano ancora giovani.

Durante i primi 10 mesi di collaudo ai passeggeri del grande traghetto elettrico è stato chiesto di partecipare a un sondaggio e quasi tutti sono stati molto soddisfatti del viaggio più silenzioso e della mancanza di fumi di scarico prodotti dai motori diesel dei traghetti tradizionali. Nessuno ha espresso preoccupazione per il fatto di trovarsi in mare su una nave  elettrica.

Euractiv  sottolinea che «Non si tratta solo di risparmi economici: il traghetto elettrico può anche ridurre le emissioni di 2.250 tonnellate di CO2 ogni anno, se l’energia utilizzata per caricare la batteria è al 100% proveniente da fonti rinnovabili».

Ellen carica i passeggeri e le batterie nel porto di Ærø e, una volta disconnessa dalla linea di caricamento elettrico il traghetto parte per uno dei suoi 5 viaggi giornalieri.

La Ellen non è il primo traghetto elettrico ma, come ha spiegato la coordinatrice del progetto E-ferry, Trine Heinemann, «Ci sono due ragioni per cui è così speciale, Primo, siamo completamente elettrici, quindi non c’è petrolio a bordo per far funzionare qualsiasi cosa sulla nave. Secondo, è la distanza che percorriamo, 22 miglia nautiche. Questo è 7 volte quello che le navi esistenti coprivano. E più distanze lunghe inizia a percorrere, più diventa utilizzabile la tua tecnologia. E penso che in Europa ci sia circa l’80% del trasporto in traghetto che può essere coperto in un raggio di 22 miglia nautiche».

IL grande traghetto elettrico viene alimentato dal surplus della produzione di energia eolica di Ærø, dove le pale eoliche producono il 130% dell’elettricità necessaria sull’isola.

Nella pancia di Ellen ci sono quattro motori silenziosi e 56 tonnellate di batterie agli ioni di litio con una capacità di 4,3 megawattora. Ma non esiste nessun motore di emergenza a gasolio: «Riserviamo in ogni momento una certa quantità di energia in ogni vano batterie – aveva spiegato la Heinemann – Quindi, se perdi una sala batteria o devi spegnerla per qualche motivo, rimarrà sempre abbastanza energia sull’altra sale per tornare in porto o eseguire tutte le procedure di emergenza che potrebbero essere necessarie in un’emergenza in mare».

Sul ponte la Ellen ha tutti i comfort di un traghetto classico, con l’ulteriore vantaggio di non avere rumori o odori, garantendo una traversata tranquilla per i passeggeri. Il capitano Thomas Larsen assicura che l’equipaggio ha rapidamente familiarizzato con questo nuovo traghetto: «In realtà, i motori elettrici sono più, quindi è abbastanza bello. Puoi quasi guidarlo come un motoscafo!»

Le superbatterie di Ellen vengono dalla fabbrica della Leclanche a Yverdon-les-Bains, in Svizzera e, , in termini di sicurezza ed efficienza, sono state sviluppate diverse innovazioni per soddisfare i requisiti del progetto. Secondo l’amministratore delegato della Leclanche, Anil Srivastava, «Le batterie agli ioni di litio svolgeranno un ruolo centrale nel raggiungimento dell’elettrificazione richiesta dalle autorità marittime internazionali. Nell’area economica europea, quasi il 12% delle emissioni di CO2 proviene dal traffico marittimo. Per le auto è IL 13%i. Dobbiamo concentrarci sul settore marittimo. Questa è la strada più veloce per tagliare le emissioni di CO2 in Europa».

Videogallery

  • Meet Ellen, the world's largest E-ferry, connecting two Danish islands without emitting any CO2